“Quella cagnolina tenuta sul monte si trova in un minirecinto da tanti anni, da sola, vicino a un altro recinto con qualche gallina. Nessuno viene ad accudirla. E’ invecchiata e oramai non esce neanche dalla cuccia. Sembra malata, non abbaia neanche più“. Erano di questo tenore le segnalazioni che ripetutamente arrivavano alle guardie zoofile Enpa di Vicenza sulle condizioni di una cagnetta meticcia di 13 anni.
Gli operatori si sono recati sul luogo indicato, e dagli appostamenti purtroppo hanno dovuto constatare che le segnalazioni dicevano il vero. Parlare con i proprietari non era servito a nulla. Eppure quella cagnolina minuscola, anziana e mal messa andava salvata. Ecco dunque il sequestro. “Si è presentata una situazione molto precaria”, spiega Enpa in una nota.
“La cagnolina a pelo corto raggomitolata in un angolo per riscaldarsi in una cuccia troppo grande per lei, anatre e galline in mezzo ai liquami con topi che si davano alla fuga in mezzo alle deiezioni”. Anche le galline erano sofferenti. Era un serraglio di dolore animale. Alla fine delle operazioni, le guardie zoofile stesse si sono recate al pronto soccorso per verificare di non essersi in qualche modo infettati con gli schizzi di liquami anche di topo sul viso e sugli occhi.
Gli animali sono in salvo. La proprietaria è stata denunciata penalmente per abbandono di animali. La cagnolina e gli altri hanno trovato immediata e fortunata collocazione in strutture idonee. La quattro zampe ha varie forme di artrosi, ma ha trovato una buona e amorevole adozione. I pennuti? “Imbarazzante notare il comportamento delle anatre“, concludono da Enpa Vicenza. “Inizialmente avevano paura sia di allontanarsi dalla rete di recinzione sia di avvicinarsi all’acqua, sono entrate nello stagno solo dopo due giorni. Le galline sono in un santuario dove potranno vivere, razzolare e dormire sugli alberi fino alla fine naturale dei loro giorni”.