Un allevamento di cani maremmani in un terreno occupato abusivamente, tra cataste di rifiuti e baracche fatiscenti: a scoprirlo nell’hinterland fiorentino sono stati i carabinieri forestali che sono riusciti a risalire a chi, pur senza averne titolo, gestiva quello spazio. Lì l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aveva allestito un allevamento di cani maremmani. Li cresceva, poi li vendeva.
L’area in cui i cani erano costretti era in condizioni di degrado. Baracche realizzate con materiali di scarto, rifiuti speciali e pericolosi e strutture anche di recinzione tutte abusive. Eppure la zona è anche sottoposta a tutela per il pregio paesaggistico. I carabinieri hanno segnalato l’uomo per invasione arbitraria di terreni e immobili, alterazione delle bellezze naturali, gestione illecita di rifiuti speciali, cambio di destinazione d’uso e violazione del vincolo paesaggistico in area dichiarata a notevole interesse pubblico.
I cani presenti sul posto al momento del blitz dei foresali erano due, tenuti in spazio non idoneo per il loro benessere, malsano. In più, i maremmani rimanevano da soli per lunghi periodi di tempo. Così i militari hanno contestato all’uomo anche la detenzione di animali d’affezione in condizioni incompatibili.