Adottato, amato, abbandonato, riportato in canile. E’ la parabola del povero cane Jerry, 2 anni, che dopo la gioia di essere stato accolto e coccolato da una coppia, ha dovuto risperimentare il dolore dell’abbandono da parte di coloro di cui si fidava e che amava smisuratamente. Motivo? La coppia si è separata. Il cagnolone è rimasto con lui, ma proprio il suo enorme amore per quell’essere umano è stato tra le cause del suo abbandono.
L’uomo aveva relegato il cane sul retro dell’abitazione. Ma Jerry lo amava, voleva stare con lui, voleva giocare, lo chiamava. Troppo amore, troppo buono, troppo felice di essere lì. L’uomo lo ha riportato in canile. In quel box dove l’associazione Non solo cuccioli lo ha accolto, nel rifugio La Cuccia di Sangano, in provincia di Torino, il cane non si capacita. Per lo stress ha iniziato a mordersi una zampa.
Era già arrivato con una lieve zoppìa, ma la disperazione e la solitudine adesso hanno aggravato la situazione. La zampa adesso è ferita. Piagata. Le cure a cui Jerry è stato sottoposto anche grazie all’ospitalità che una volontaria gli ha offerto, in una convivenza faticosissima con l’altro cane e i gatti di casa, stanno facendo effetto. Ma ciò che guarirebbe Jerry è una cosa sola: qualcuno da amare. Qualcun altro.