Ha adottato il cane in un rifugio del Friuli Venezia Giulia, poi però ha deciso di disfarsi del border collie legandogli un masso al collo e gettandolo in mare. Poi è rimasto a osservare la scena. Ora per quei fatti l’uomo è stato condannato a 4 anni dopo il processo, e per il cane si è fortunatamente aperta la strada verso una nuova vita.
Sì perché nel fissare senza batter ciglio il suo cane di 3 anni che moriva affogato per mano sua, l’uomo ha anche visto che i suoi piani non si sono realizzati. A solcare quel tratto di mare c’era infatti un pescatore che, notato il cane nell’acqua, lo ha soccorso portandolo in salvo sulla sua barca, all’asciutto. Poi ha notato l’uomo in piedi a riva che li osservava.
Il pescatore ha riguadagnato la terra ferma, e si è avvicinato all’altro uomo chiedendo spiegazioni. Questi però ha negato, affermando che fosse la prima volta che vedeva quel cane. Non gli ha creduto nessuno, anche perché la lettura del microchip del quattro zampe effettuata dai veterinari ha ricondotto proprio a quello stesso individuo.
Il cane, di nome Max, è stato affidato alle cure dei volontari dell’Enpa di Ponzano Veneto. L’uomo ha subito un procedimento giudiziario nel quale è stato condannato a scontare 4 anni. Il piccolo Max, bello come il sole, ha già trovato una famiglia che lo ha adottato con amore. Avrà una sorellina, una femminuccia di border collie di nome Leila.