A 7 anni Nicolàs è divenuto un eroe, nella città di Rosario dove vive e anche oltre. Il bimbo ha infatti salvato dalla morte un cane randagio aggredito da un gruppo di ragazzini più grandi di lui. I bulli lo avevano ficcato in uno scatolone che prendevano a calci, passandoselo come fosse un pallone. L’intenzione era di affogarlo nel canale quando si fossero stufati. Ma Nicolàs è arrivato prima.
Il bambino era in giro per le strade del quartiere sulla sua biciclettina quando ha visto la scena. I ragazzi erano in 4 e tutti più grandi di lui, ma Nicolàs non si è lasciato spaventare ed è intervenuto. Insulti, spintoni, botte: anche lui è stato preso di mira. Ma non ha mollato. Si è rimesso in sella alla bici e ha pedalato fino a casa chiedendo aiuto alla mamma.
Quando è tornato sul posto, stavolta la presenza di una persona adulta ha messo fine al massacro di quel povero cane. Così mamma Gisela e Nicolàs lo hanno preso e portato a casa con loro. Un bel bagnetto, coccole, pappa buona. Non bastava. Quel cagnolino forse andava fatto visitare dal veterinario. E a pensarci, ancora una volta, è stato il bimbo che si è rivolto alla madre per chiederle se fosse possibile portare il cucciolo dal medico e offrendosi di pagare lui la visita con i suoi risparmi. Era il 2017. Nicolàs e il suo cagnolino, chiamato poi Esteban, sono diventati inseparabili. La storia ciclicamente torna virale e continua a commuovere il web.