La parvovirosi nel cane (o gastroenterite virale) è provocata da un virus estremamente contagioso, che viene espulso con le feci, per cui la trasmissione avviene quando un animale sano annusa, lecca o ingerisce le deiezioni o qualsiasi altra cosa contaminata.
Ad essere esposti non sono solo i cani, ma anche ratti, conigli, gatti, maiali, bovini, etc.
Il parvovirus è particolarmente resistente:
- sopravvive anche per mesi negli ambienti esterni
- può diffondersi anche nell’ambiente domestico
- è tenace nei confronti dei normali detergenti (a meno che non si tratti di candeggina diluita con acqua in rapporto 1:30).
Sintomi della parvovirosi nel cane
La malattia si manifesta in particolare con una violenta gastroenterite emorragica, accompagnata da:
- febbre fugace
- diminuzione dei globuli bianchi
- vomito
- diarrea
- disidratazione
- rapido dimagrimento.
Nei cuccioli il virus attecchisce a livello cardiaco, provocando una rapida morte.
Gastroenterite: cura e ultime nozioni
Come nel caso del cimurro, anche per la parvovirosi canina non esiste cura, se non il trattamento sintomatico tramite antibiotici, soluzioni reidratanti e trasfusioni di sangue.
Questo significa che l’unica soluzione efficace è la VACCINAZIONE, perché solo animali non vaccinati, o privi di richiamo, o con immunità interrotta sono esposti al contagio.
Tuttavia, a peggiorare la sintomatologia sopra citata, sono le pregresse condizioni di salute dell’animale: la malnutrizione, le infezioni, il compromesso stato immunitario, la pessima igiene sua e dei locali in cui abitualmente vive, sono fattori che incidono sulla gravità dell’infezione virale.
Questo significa che la prima forma di protezione contro questa la parvovirosi canina sono le condizioni generali di vita un peloso: più sono curate maggiori sono le possibilità di salvezza in caso di contagio.