Lo schnauzer è un cane dalle origini tedesche. Al contrario di quello che sembrerebbe soltanto guardandolo, non è stato frutto di attenta selezione per raggiungere un certo livello estetico o per farlo diventare un buon cane da compagnia: non è uno di quei cani che vengono definiti artificiali, ma più che altro avevano uno scopo ed un’utilità. Questo bisogno di sentirsi utili è rimasto nel tempo, non è mai cambiato e lo schnauzer, di qualunque taglia sia, ha mantenuto un gran carattere tutto pepe. Ma di sicuro quella che non manca è la simpatia.
Indice Articolo
La storia e le origini dello schnauzer
La storia dello Schnauzer è abbastanza conosciuta. La paternità di questo cane è attribuita alla regione del Württemberg, come detto in Germania. Veniva selezionato senza troppa attenzione negli allevamenti di bovini e non soltanto, e veniva prediletto ad altri cani da guardia già esistenti. Ben presto la mansione che doveva svolgere non fu la guardia ma la caccia ai topi che infestavano le tenute: per questo motivo anche al giorno d’oggi si crede che questa razza sia nata proprio per lo scopo della caccia ai ratti. Si dice che i suoi famosissimi e proverbiali baffi siano molto serviti nella caccia ai roditori, ma non è solo con i topi che lo schnauzer ha instaurato un rapporto nel tempo. Si dice che i cani non abbiano alcun rapporto con i cavalli ma lo schnauzer dimostra che non è affatto così: a causa del suo passato di cane guardiano anche nelle stalle, lo schnauzer si è quasi abituato alla convivenza con questi animali verso i quali al giorno d’oggi non nutre alcun tipo di aggressività o ferocia. Insomma, per gli amanti dei cavalli questa razza è davvero perfetta.
Non fu molto facile per lo schnauzer essere riconosciuto ufficialmente; nel 1879, ben prima che arrivassero i primi riconoscimenti ufficiali, partecipò ad una mostra dove venne finalmente scelto il nome ufficiale della razza che già esisteva da diverso tempo. Si optò per schnauzer, che letteralmente sta a significare muso baffuto, espressione baffuta. Il successo riscosso da quella che all’epoca era una nuova razza non diede risultati immediati. Difatti, soltanto sette anni dopo venne fondato il Pinscher Schnauzer Club, che porta un nome modificatosi nel tempo, dato che allora l’altro nome dello schnauzer era pinscher a pelo duro. Nel 1922 venne ufficialmente riconosciuto lo schnauzer come razza a sé stante e venne finalmente eliminato il concetto che questo cane fosse una sorta di prolungamento del pinscher, con il quale lo schnauzer ha quasi nulla, o proprio niente da spartire. Quasi contemporaneamente al suo riconoscimento ufficiale, allo schnauzer vennero affidate mansioni differenti da quelle originarie: quella di cane guardiano fu la più accreditata ed è l’unica (assieme ovviamente a quella del cane da compagnia, che però è stata di recente concezione) mansione che ancora sopravvive. Le taglie giganti furono e sono ancora le predilette per il ruolo di cane da guardia. Assieme al riconoscimento dello schnauzer, si svilupparono parallelamente le tre taglie: gigante, medio e nano, con lo stesso carattere e le stesse attitudini.
Schnauzer carattere e la vita con lui
Come detto sopra, nonostante le taglie siano diverse il carattere è lo stesso: questo significa che lo schnauzer avrà la stoffa del cane da guardia anche nella sua versione più piccola, quella nana. Per chi si aspetta il solito cane soprammobile che non ha bisogno di educazione né la minima attenzione, oltre a non dover prendere un cane in generale, non dovrà affatto scegliere uno schnauzer perché le attitudini da ‘cane guardiano’ resteranno anche nelle taglie più piccole. Questo ovviamente non significa che sia un cane aggressivo, anzi, la capacità di essere un buon guardiano può essere anche sinonimo di grande equilibrio da parte dello schnauzer. Al contrario lo schnauzer è un cane molto tollerante e paziente, che sa essere davvero straordinario con tutti i bambini, con un’attenzione ed un affetto particolare nei confronti di quelli che convivono sotto lo stesso tetto.
Se riesce a riconoscere il suo capobranco, dunque se il proprietario è in grado di farsi eleggere come tale, si dimostra un cane molto obbediente, capace di fare anche di più di quello che gli viene richiesto. Non ama essere sottomesso da estranei o da persone che non ritiene essere all’altezza, perciò diventa un cane scostante con coloro che ritengono di poterlo sottomettere. La taglia media e quella gigante possono soffrire di displasia dell’anca, un po’ come tutti i cani di taglia medio-grande. Nei cuccioli di tutte le dimensioni, può verificarsi la chiusura del condotto lacrimale risolvibile con una piccola operazione chirurgica o nei casi meno gravi mediante collirio e massaggi. E’ un cane tendenzialmente diffidente, non accoglie di buon grado gli ospiti, pur restando sempre equilibrato e sulle sue.
È adatto soltanto a chi sa rispettarlo, sa come comportarsi con lui e, nel caso della taglia più piccola, non è adatto a chi desidera un cane-giocattolo, perché il carattere c’è e resta, e perché questa razza non è un soprammobile ma ha delle energie che devono essere sfogate all’aria aperta.
Schnauzer misura, peso e altezza
Schnauzer Maschio:
peso: 5/8 kg
altezza: 35/36 cm
Schnauzer Femmina:
peso: 4,50 kg/6,80 kg
altezza: 30/33 cm