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Razze di cani taglia media

Saluki

Saluki


SalukiAppartiene alla categoria dei levrieri e rispecchia quasi in tutto il carattere e le caratteristiche di queste razze: stiamo parlando infatti di una razza dall’eleganza infinita, e come vale per tutti i cani di questo tipo anche di una sensibilità straordinaria, sebbene non sembrerebbe per via dell’apparente distacco di questo cane nei confronti di tutti. Ma chi ci convive sa benissimo che l’anima di questo cane è diversa da quello appare: tutto è affascinante del saluki, detto anche levriero persiano per via delle sue origini.

La storia e le origini del saluki

Bisogna sapere che, stando agli studi condotti finora, la razza del saluki sarebbe la più antica in assoluto: questo significa che è stata la prima ad essere selezionata ed allevata con un criterio, senza lasciare che i nuovi nati continuassero ad accoppiarsi casualmente. Il tutto grazie ai nomadi arabi, per i quali il saluki era un qualcosa di pregiato da allevare e da gestire nel modo migliore possibile. Complice di tutto questo sicuramente la sua resistenza, che permetteva ai cani di accompagnare i nomadi ovunque questi andassero, ma anche la sua bellezza. Di sicuro se è arrivata al punto di oggi, dopo migliaia di anni di vita, è stato grazie alla stima infinita che ancora oggi nutrono i mediorientali nei suoi confronti.
Per una questione di rispetto nei confronti del cane, il saluki (o
levriero persiano) in terra d’origine non può essere acquistato, ma può essere soltanto regalato da una persona all’altra, adottato, incontrato per strada. Regalare un saluki è grande segno di rispetto, e questo comportamento da parte dei mediorientali viene adottato (sebbene con minor intensità) anche per lo Sloughi, il levriero arabo. Per le scuole di pensiero più estremiste dei maomettani, o coloro che semplicemente hanno un punto di vista diverso, il cane è un animale immondo ed impuro: fa eccezione proprio il saluki, che per questo è riuscito a guadagnarsi la stima di tutti. Insieme allo Sloughi, il levriero persiano viene considerato “el hov”, il cane divino mandato direttamente da Allah sulla terra. Insomma, un qualcosa di un valore inestimabile.
Al contrario di quanto si possa credere (spesso si citano altre razze), era anche un cane favorito dagli
Egizi che amavano ritrarlo nei graffiti. Al giorno d’oggi il legame con i beduini, per una questione di civilizzazione e sedentarietà, è meno stretto, ma non smette di essere utilizzato come affidabilissimo cane da caccia e l’immenso rispetto nutrito in Medio Oriente nei suoi confronti non è mai scemato. Appartiene ai cosiddetti cani primitivi, ossia quelli che per diverse ragioni sono rimasti invariati nel tempo dal punto di vista morfologico e caratteriale. A causa del fatto che l’evoluzione dei beduini arabi è stata molto lenta, nessuno ha avvertito l’esigenza di modificare una razza di cane perfetta, che riusciva a fare proprio ciò per cui serviva, ossia la caccia. Anche ad oggi non si avverte la necessità di selezionare la razza e non ci sarà mai alcun motivo di farlo. In Europa la razza arrivò soltanto nel 1840, ma non si sviluppò e non riscosse grande interesse finché un allevatore inglese non importò la razza direttamente dai canili curdi della Siria dove questa razza veniva allevata e selezionata in modo particolare.

Il carattere e la vita con il Saluki

La vita con il saluki sarà sicuramente una vita molto movimentata, trattandosi di un cane particolarmente attivo che adora correre e che deve necessariamente svolgere il giusto quantitativo di attività fisica. Sarebbe l’ideale per lui che ci fosse uno spazio, non necessariamente il giardino di casa nostra, in cui lasciarlo libero di correre e di inseguire qualunque cosa ci sia a disposizione, insomma un luogo dove sfogare liberamente tutte le sue energie. Non è un cane che può stare eternamente al guinzaglio, perciò bisogna trovare per lui un’area recintata e messa attentamente in sicurezza per lasciare che si diverta come è tipico di questa razza.
E’ un cane molto intelligente che spesso proprio per questo si rivela difficilmente addestrabile. Al contrario di quanto si creda, infatti,
intelligenza e addestrabilità non vanno di pari passo, anzi spesso è tutto il contrario. Di sicuro con la giusta dose di impegno si riusciranno ad ottenere ottimi risultati da questo cane, ma bisogna prima che abbia acquisito completa fiducia in noi. Non è così facile per lui fidarsi di qualcuno, infatti non ama molto avere contatti con gli estranei, con i quali si dimostra molto distaccato. Tra le mura domestiche invece è tutt’altro che freddo, dimostrandosi affettuosissimo con il proprietario e con i membri del nucleo familiare. A dispetto dell’aspetto molto gracile (e di conseguenza apparentemente fragile) non è una razza che tende ad ammalarsi né a soffrire di specifiche patologie. Nel tempo si è solo appurata un’ipersensibilità all’anestesia in tutti gli esemplari della razza, che comunque si può tenere facilmente sotto controllo con l’ausilio di un veterinario esperto. Non è un cane incompatibile con i suoi simili né con i bambini, ma dev’essere rispettato, ed oltretutto non sopporta le maniere forti, con le quali non deve mai essere addestrato. Non abbaiano spesso, e il loro abbaio è delicato e somigliante più che altro ad un musicale ululato. Si tratta, insomma, di un cane elegante sotto ogni punto di vista, capace di conquistare chiunque in poco tempo.

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