Se desiderate la compagnia di un cane di piccola taglia potreste optare per il Chin, di origine cinese, che possiede alcuni innegabili pregi…
Origini del cane Chin
La storia del Chin, detto anche Japanese Chin, che secondo la leggenda sarebbe nientepopodimeno che il personale compagno di Budda, è intimamente legata a quella della nobiltà giapponese.
Arrivato nel Paese dalla Cina, come detto, divenne rapidamente l’idolo degli aristocratici e degli imperatori, tanto che Hirohito ne aveva nel palazzo, a quanto sembra, più di venti contemporaneamente.
Ogni singola famiglia nobiliare ne allevava una tipologia, e soltanto chi vantava sangue blu poteva possederne un esemplare.
Trattato con tutti i riguardi, si narra addirittura che alcuni avessero addirittura la loro stanza con tanto di tatami.
A metà ‘800 arriva in America e in Inghilterra: è qui che conferma il suo “status” di cane nobile (forse l’esemplare più famoso di Chin è quello immortalato su tela insieme alla regina Alessandra e alla figlia Vittoria).
Caratteristiche fisiche e psicologiche del Chin
Il Chin è presente in tante varietà, che si distinguono per le dimensioni, il mantello, gli occhi, la personalità.
I colori tipici sono il bianco e il nero oppure il rosso e il bianco, mai tricolore.
Il muso è corto, con le labbra che sembrano quasi arrotondarsi ai lati delle narici. Gli occhi grandissimi e molto espressivi.
La lunghezza di norma non supera i 25 cm e il peso i 3 chili (un po’ meno per le femmine).
Presenta una folta pelliccia e un aspetto elegante.
Per questo richiede spazzola e pettine circa una volta alla settimana.
Non ha bisogno di bagni frequenti e di solito non hanno sottopelo; è necessario anche pulirgli il muso con un panno umido ogni tanto per evitare che le pieghe della pelle trattengano troppa umidità e divengano terreno fertile per le micosi.
A proposito del carattere è intelligente e indipendente, è solito usare le zampe per pulirsi il volto, ama riposare su superfici elevate, ha un ottimo senso dell’equilibrio, adora nascondersi ovunque: insomma, un gatto più che un cane!
Ma come ogni Fido che si rispetti è coccolone e si lega molto al padrone ma senza sentirsi mai subordinato.
Si adatta bene sia alle famiglie con bambini che alle persone anziane, per via dell’ottimo carattere e delle scarse necessità di mantenimento (anche se va portato fuori con regolarità e gli deve essere lasciata la possibilità di correre).
È molto vivace, anche se di solito non abbaia molto.
Meglio non lasciarlo troppo da solo: ne soffrirebbe parecchio…