L’epagneul breton è un cane da caccia (qui troverai un elenco di tutte le razze) che si sta diffondendo molto a livello italiano e non solo, cosa che sarebbe stata impensabile anche fino a poco tempo fa: è raro che un cane da caccia, con queste origini e soprattutto con questo carattere (di sicuro positivo), venga conosciuto così tanto fuori dalla nazione di origine e venga così allevato ed acquistato. In Italia, per fortuna, l’epagneul breton si sta diffondendo molto anche come cane da compagnia e da esposizione e la razza inizia ad essere conosciuta persino dai più inesperti.
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La storia e le origini del Breton
Le origini di questa razza sono francesi, come accade nella stragrande maggioranza dei casi per quanto concerne i cani da caccia. Il breton, originariamente impiegato soltanto come cane da caccia, in Italia è un cane da compagnia e da esposizione, e sta diventando un cane da salvataggio anche in Italia.
La razza dell’epagneul breton è piuttosto recente: difatti risale ai primi del Novecento, quando si iniziava a stabilire uno ‘standard’ (non ufficiale, semplicemente si iniziavano ad ottenere risultati sempre uguali e a fissare caratteri anche estetici). Un po’ di tempo prima, circa nel 1860, questo tipo di cane iniziava ad acquisire importanza e ad essere considerato un utile cane da caccia: da queste primissime considerazioni iniziava la selezione che, in oltre quarant’anni di faticoso lavoro passato da allevatore in allevatore, ha reso i meticci simil cane da caccia dei cani come l’epagneul breton. Questa razza è l’esempio lampante di quello che si intende quando si parla di selezione per dare vita ad una razza o modificarla. Ad aver scoperto questo tipo di cane e ad averlo fortemente desiderato sono stati di sicuro i cacciatori bretoni, che avevano iniziato già a selezionare i meticci bianchi e rossi, in parte somiglianti all’epagneul breton di oggi. Nella caccia alla beccaccia il breton di allora si dimostrava già eccellente. Il setter scozzese dell’epoca, quello con il manto bianco e rosso, ad oggi uniformato al setter inglese e di conseguenza inesistente, venne fatto accoppiare con i meticci utilizzati dai cacciatori bretoni con il solo obiettivo di dare alla luce una razza a sé stante che potesse soddisfare nella caccia alla beccaccia in modo stabile e preciso. Dopo lungo tempo, questi accoppiamenti iniziarono a dare dei frutti davvero significativi e si poté iniziare a parlare davvero di una razza differente rispetto a tutte le altre: quella del breton. Questi cani iniziavano a distinguersi dagli altri, divenendo un qualcosa di differente dalle razze che si erano sviluppate prima. Il Conte di Camburg fu l’artefice dell’inizio del successo di questa splendida razza: nel 1896 decise di far debuttare definitivamente l’epagneul breton, ormai definitivamente fissato (anche se in seguito vennero fatte alcune ulteriori modifiche), e a Parigi lo portò in esposizione. All’inizio la razza non ebbe un grande successo, ma il vento cambiò rapidamente per il breton. Nel 1903 già la razza iniziò ad avere un successo non solo francese ma anche europeo, e i primi esemplari vennero iscritti ai libri genealogici di varie nazioni: tra queste, anche l’Italia. Nel 1907 si ebbe il riconoscimento finale anche nella stessa terra d’origine, la Francia. E fu l’inizio della grande storia di questa razza, che per fortuna ad oggi continua ad andare avanti e a conquistare i cuori di tutti.<<
Breton, carattere e vita con lui
L’epagneul breton è un cane facilmente addestrabile e molto intelligente, che sa essere talvolta testardo se ciò che gli viene impartito durante l’addestramento non lo ritiene necessario o non trova corretto eseguirlo in un determinato momento. A differenza di quanto accade con altri cani da caccia, però, la testardaggine non è così spiccata, tranne quando pensa di aver individuato una preda: in quel caso sfugge completamente ai richiami del padrone, se non è ben addestrato. Un aspetto di questa razza che l’ha resa molto diffusa anche in Italia riguarda il fatto che ha una straordinaria capacità di adattamento: è capace di trarre vantaggi da ogni circostanza, di ambientarsi in ogni luogo ma questo non significa che debba essere trattato nel modo che preferiamo semplicemente per via delle sue capacità di adattamento. Il breton è un cane molto sensibile, che si rende conto dei cambiamenti d’umore della famiglia. Non è tollerabile che un cane sensibile come l’epagneul breton venga ripetutamente sgridato per una marachella magari commessa un’ora prima, che come tutti i cani ha già sicuramente dimenticato: se questa non è una cosa tollerabile per nessuna razza, non lo è soprattutto per un cane che amplifica ogni cosa come il breton.
E’ un cane vivace e allegro, che ama giocare e che necessita di svolgere attività fisica, correndo libero nei parchi (ovviamente messi in sicurezza) cosicché possa sfruttare tutto il suo istinto venatorio, che non ha motivo di essere represso. E’ un cane di taglia media e la sua aspettativa di vita si aggira attorno ai 13 anni: né più né meno che l’aspettativa di vita che indicativamente accomuna tutti i cani di questo tipo e soprattutto di questa taglia. Come si può dedurre facilmente guardandolo, non ha bisogno di specifiche cure per il manto, se non una spazzolata quotidiana che dev’essere riservata a tutti i cani.<<
Breton, peso e misure
Maschio peso standard 15 kg / altezza 48-50 cm
Femmina peso standard 13 kg, / altezza 47-49 cm