Il dobermann è una razza dalle origini tedesche usata frequentemente per scopi quali la difesa o la guardia della casa, anche se ultimamente, come per quasi tutte le razze, si sta diffondendo molto più che altro per la compagnia. Purtroppo però, il fatto che stia diventando un cane soprattutto adatto a condividere la vita del nucleo familiare, non lo rende immune da tutti i pregiudizi che ci sono sempre stati e che continuano ad esserci. Primo tra tutti uno ormai conosciuto da tutti, secondo cui al compimento del settimo anno di età il dobermann impazzirebbe improvvisamente per via della conformazione della sua scatola cranica: un qualcosa di scientificamente impossibile, che sfortunatamente è lo stesso riuscito ad allontanare molte persone da questa splendida razza.
La storia e le origini del dobermann
Al contrario di quanto si possa credere, paragonandolo alle altre razze, quella del dobermann è una razza nata piuttosto di recente. Non sono comunque molto chiare e ci sono varie scuole di pensiero anche tra i più esperti di questa razza. Quasi con certezza sappiamo chi è stato a desiderare talmente tanto intensamente questa razza da farla nascere, spendendo praticamente l’intera vita per trasformarla nel dobermann che oggi conosciamo: fu il Friedrich Louis Dobermann, abitante della Turingia, che pur non svolgendo il lavoro dell’allevatore (anzi, Friedrich Louis Dobermann si occupava di tutt’altro, e svolse determinati lavori nel corso della sua esistenza) decide di dedicarsi anima e corpo alla creazione di una nuova razza. Aveva dei parametri ben precisi e delle idee molto chiare: desiderava un cane che fosse un esempio di coraggio e di tempra, di resistenza, un cane del tutto incapace di lasciarsi abbattere da qualunque cosa ma che al contempo fosse in grado di rivelare una dolcezza fuori dal comune con il suo proprietario o conduttore, e che fosse capace di donargli un amore infinito.
Da questi splendidi presupposti iniziarono i primi incroci con le varie razze allora presenti, molte delle quali estinte. A differenza di quanto accade con molti altri cani, si ignorano quasi completamente (nonostante si intuiscano) quali siano state esattamente le razze capaci di influenzare a tal punto la selezione. Si sa poco quali furono le scelte di Friedrich Louis Dobermann e le sue motivazioni, e ci sono diversi pareri sulle razze utilizzate per la creazione di un dobermann simile a quello attuale.
Sicuramente tutto ha avuto inizio da un pinscher significativamente fuori stazza, e questo lo prova il fatto che molto spesso il dobermann in terra d’origine viene chiamato con il suo nome esteso, ossia dobermann pinscher. Entrambe le razze hanno origini tedesche quindi spiegherebbe il fatto che si siano irrimediabilmente incrociate nel corso del tempo, ed ovviamente tutto ciò conferma la veridicità di questa informazione. E’ probabile anche che ci sia stato del sangue del beauceron nel dobermann, anche se è da chiarire quale razza sia venuta prima e quale dopo; bisogna comunque dire che il beauceron senza dubbio ha una somiglianza piuttosto spiccata con il dobermann non solo estetica ed evidente ma anche caratteriale.
Il dobermann divenne maggiormente popolare durante la Prima Guerra Mondiale quando venne utilizzato per la ricerca dei dispersi e per il trasporto di messaggi o di ordini direttamente al fronte. Tutto questo è una prova della fiducia che tutti hanno sempre nutrito nei confronti di questo cane e della sua intelligenza.
Il carattere e la vita con il dobermann
Come detto, uno dei punti fondamentali del dobermann è la grande capacità di attaccamento nei confronti del nucleo familiare e del proprietario. Non è propriamente vero quello che si dice per quanto riguarda il fatto che sceglierebbe un unico padrone: il dobermann si affeziona moltissimo a tutti, anche se bisogna riconoscere che considererà uno solo come conduttore e capobranco, e dal quale sarà sicuramente dipendente. E’ un cane molto intelligente e sempre disposto a difendere il territorio e il proprietario da tutto ciò che considera essere una minaccia. Bisogna assolutamente dimenticare il dobermann per come è stato dipinto fino ad oggi, perché è un cane molto affettuoso, anche adatto e consigliato per la convivenza con i più piccoli, nonostante sia indispensabile prestare attenzione a questo cane mentre gioca con i bambini, dal momento che è un cane di grande taglia che mentre gioca può dimostrarsi (come tutti i cani) esuberante e travolgere i bimbi, senza avere ovviamente intenzioni negative nei loro confronti.
Non è un cane che può vivere costantemente in giardino in quanto trattasi di una razza estremamente sociale che dev’essere sempre in contatto con il suo proprietario e con la sua famiglia. E’ uno di quei cani disposti assolutamente a sacrificarsi per la difesa del padrone. Non esiste soltanto il dobermann pinscher nero focato ma la Federazione Cinologica Internazionale riconosce ufficialmente anche il marrone focato. Esiste anche la variante blu o albina del dobermann, ma non è riconosciuta né allevata molto. Bisogna smentire la leggenda secondo la quale al settimo anno di età il dobermann impazzirebbe: non esiste nessuna ragione scientifica per questo, anche perché se sussistesse veramente questo deterioramento a partire dal sesto anno (in considerazione del fatto che al settimo il cane è già ‘impazzito’) non porterebbe soltanto aggressività, e probabilmente non la porterebbe affatto, ma ben altri sintomi anche legati alla deambulazione. Questa è stata una leggenda e va considerata per quello che è.