Il barboncino bolognese, pur essendo una razza italianissima (come suggerisce il nome), nemmeno in patria ha il riconoscimento che merita, perché viene spessissimo scambiato con il maltese ma soprattutto con il barboncino. Il tipo di pelo e l’aspetto in generale suggeriscono che questo cane non appartiene alle due razze succitate, ma per sapere questo bisogna avere bene in mente queste due razze; è necessario, ovviamente, far presente che essendo razze molto simili tra loro (in particolar modo il barboncino è somigliante al bolognese) non tutti sono tenuti a conoscere le differenze, ma se vogliamo comprare uno di questi cani dobbiamo assolutamente conoscere le differenze non solo fisiche ma anche caratteriali.
Barboncino Bolognese: Storia e Aspetto
Una parentesi sull’aspetto che viene sempre confuso con quello degli altri cani va assolutamente aperta e approfondita. È molto frequente che il bolognese venga confuso con il maltese, sia perché in pochi conoscono il bolognese, nonostante sia una razza italiana come è stato confermato diverse volte da diverse prove, sia per via della loro evidente somiglianza; basta anche a chi non ha l’“occhio allenato” confrontare due fotografie per giungere immediatamente alla conclusione che ci sono delle differenze anche piuttosto evidenti, proprio nel pelo, che è quello che trae maggiormente in inganno gli osservatori. Quello del maltese viene tenuto più corto dai proprietari, ma è liscio, mentre quello del bolognese è molto più riccio, cosa fondamentale che ci fa capire al volo se abbiamo davanti un maltese o un bolognese. La somiglianza con il barboncino è più spiccata motivo per il quale in questa circostanza sarà più complessi identificare una delle due razze: il muso del barboncino, che sia quello grande mole, quello nano o quello toy, è di sicuro più allungato di quello del bolognese ed una differenza evidente è quella dei ricci. Pur avendo entrambi un pelo riccioluto, quello del barboncino ha un aspetto simile alla panna (può sembrare un paragone inadatto ma basta osservare per capire che è proprio così), mentre quello del bolognese è più indomato, al punto da sembrare cordato. Non è necessario, ovviamente, saper identificare al volo tutti i cani che si incontrano per strada, ma se si ha una passione per le razze a pelo lungo e di piccola taglia, è obbligatorio conoscere le differenze, soprattutto quelle caratteriali, attitudinali e legate al passato storico di queste razze. Anche il bolognese è un cane dalle origini molto antiche, proprio come il maltese. La loro provenienza è più o meno la stessa, essendo irrimediabilmente legata ai Bichon: il bolognese soprattutto veniva considerato il bichon italiano, e non è chiaro se questi cani ne siano stati i progenitori o abbiano semplicemente continuato in Italia la discendenza. Grazie ai commerci via mare, il bolognese raggiunse grandi diffusioni approdando dappertutto e riuscendo a farsi conoscere grazie alla sua vitalità ma soprattutto alla sua bellezza: all’epoca come adesso, erano i cani più piccoli, da borsetta, ad affascinare le persone di alto livello che decidevano di acquistare. Anche al giorno d’oggi il bolognese è un cane per pochi, perché se acquistato da un allevamento serio e competente, ha un costo abbastanza elevato. Nel caso suo come quello del maltese, non esiste la variante toy, presente invece nel barboncino.
Barboncino Bolognese: Il carattere e la vita con lui
Reperire un bolognese in un allevamento non è un’impresa semplicissima perché non ce ne sono molti, anche in territorio italiano. Il tutto è successo anche a causa di un accoppiamento continuo tra consanguinei, che ovviamente stravolgevano del tutto il carattere e la salute del bolognese, come sempre accade quando gli accoppiamenti vengono attuati tra familiari. È un’impresa difficile, come detto sopra, ma sicuramente non impossibile: dedicando il giusto tempo alla ricerca si potranno trovare allevamenti seri e specializzati, perché non bisogna mai rivolgersi a negozi non qualificati che molto probabilmente ci farebbero acquistare un cane proveniente dal traffico dell’Est, che non supererebbe l’anno di età. L’allegria, la vivacità e l’intelligenza sono le caratteristiche fondamentali di questo cane, che al contempo sa essere un ottimo cane da guardia perché pur non abbaiando frequentemente, sa sviluppare una buona territorialità nonostante le dimensioni e non tollera che sconosciuti si introducano in quella che lui ritiene essere casa sua. Può convivere senza problemi con bambini e anziani, ma non può essere assolutamente considerato un cane a cui insegnare a fare i bisognini sul tappetino igienico come si fa con i cuccioli e fargli fare sempre così: ha bisogno di uscire, è un cane molto energico, soprattutto ha carattere e il fatto che sia piccolo non significa che, come gli altri, poi non inizi a diventare un cane tendenzialmente nervoso, isterico e distruttore senza le necessarie passeggiate.
È una delle razze da compagnia maggiormente apprezzate e scelte, adora stare in compagnia e lo dimostra con l’affetto che in continuazione dimostra verso i suoi proprietari. Non è aggressivo con i conspecifici se viene fatto socializzare da cucciolo. La sua grande intelligenza gli consente di imparare con ottimi risultati tutte le più grandi discipline, oppure di imparare semplicemente l’addestramento base. È una razza molto incompresa, spesso tenuta sempre in casa, ed è davvero triste per tutti coloro che conoscono il bolognese sapere che a tanti esemplari non viene concesso di vivere la vita che meritano soltanto per via di stereotipi: è un cane dalle grandi potenzialità e relegarlo ad una vita da peluche è una grave ingiustizia, al pari del maltrattamento.
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