Lo credevano scomparso. Per lo meno allo stato selvatico. E invece, dopo 50 anni di silenzio, è stato avvistato un esemplare di cane cantore della Nuova Guinea , chiamato così per la sua capacità di produrre armonie combinando abbai e ululati. La notizia della scoperta è stata diffusa dal Daily Mail per poi fare il giro delle principali testate.
Finora di questo cane erano conservati in cattività meno di 300 capi, e gli scienziati li ritenevano gli unici. Invece una piccola muta è stata vista transitare sulle colline indonesiane. Un prelievo di Dna comparato con quello degli esempari in cattività ha fugato ogni dubbio: sono proprio cani cantori della Nuova Guinea.
La specie non era più stata avvistata in natura fin dal 1970 dopo la codifica risalente al primo studio nel 1897. Prende il suo nome dall’emissione vocale unica, descritta dagli esperti come “ululato del lupo con accenti del canto delle balene”. Ma la differenza non è solo nel vocalizzo. Questo cane fa parte della specie del Canis lupus familiaris ma detiene varianti genomiche uniche rispetto agli altri cani oggi conosciuti.