Due anni d’inchiesta culminati in 40 denunce a vario titolo per aver maltrattato cani anche con mutilazioni illegali come il taglio di coda e orecchie. E’ l’esito della maxioperazione condotta dai carabinieri forestali del Nucleo Cites di Ancona, al termine di un’indagine coordinata dalla procura del capoluogo. I reati contestati sono maltrattamento, falso in atto pubblico, traffico illecito di animali da compagnia, abusivo esercizio della professione veterinaria, uso di atto falso.
In particolare il 3 giugno 2021 i provvedimenti hanno raggiunto 29 allevatori di cani di razze pitbull, dogo argentino, cane corso e di altre razze pregiate, residenti in 9 regioni, e 11 medici veterinari. L’inchiesta è denominata Crudelia de Mon. In particolare sarebbe emerso il coinvolgimento di 16 allevatori di razze canine e 4 medici-veterinari in 52 amputazioni illegali delle orecchie e della coda.
Le mutilazioni illegali sono risultate eseguite tra il 2017 e il 2019. Cani corso, pitbull e dogo argentino le vittime della pratica fuori legge. Gli interventi sarebbero stati giustificati con certificati veterinari falsi. I professionisti coinvolti manoscrivevano la documentazione attribuendola a colleghi residenti all’estero e del tutto ignari, o addirittura inesistenti.