Cuccioli di cane nel cubicolo di sopra e di gatto in quello di sotto. Tutti chiusi nella game machine di un grande magazzino cinese, a Shanghai, come premio di gioco. A documentare fotograficamente l’accaduto, innescando la protesta, è stata la modella cinese Ju Xiaowen attraverso Weibo. Da lì le immagini desolanti – coi cuccioli che ciondolano rinchiusi in quella situazione, esposti al rumore e alla luce artificiale, con poca aria – hanno fatto il giro delle testate internazionali.
Il meccanismo era che il giocatore tentasse la fortuna sul monitor. Se vinceva, poteva ottenere un cagnolino o un micetto in regalo. Dopo la diffusione delle immagini e il montare dell’indignazione, la società dei distributori a premi ha rimosso in tutta fretta la macchina da gioco, scusandosi. Hanno affermato di aver installato il distributore in occasione di Halloween.
Le bestiole, tutte in tenerissima età, sono state liberate e portate di filato dai veterinari per valutarne le condizioni di salute dopo la reclusione della macchina a gettone. L’associazione PETA ha spiegato che hanno rischiato di morire per lo stress, la disidratazione e la fame.