L’iva applicata su cibo e cure mediche del cane è del 22%. Vengono considerati alla stregua dei beni di lusso, tant’è che il costo di cani e gatti che grava su una famiglia annovera un “esecrabile” 22% di IVA per sfamarli e curarli.
Iva e Costi di cani e gatti
Un carico fiscale davvero notevole quello che deve sostenere il 40 per cento delle famiglie italiane che vive con un cane o un gatto.
E abbiamo precisato italiane, dal momento che in Germania l’aliquota sugli alimenti per gli animali d’affezione si attesta al 7 per cento, mentre in Spagna già da un paio d’anni è scesa dal 21% al 10%.
Per questo, le più importanti associazioni del settore hanno chiesto al Governo di rimodulare l’Iva al ribasso.
Il provvedimento costituirebbe un’ancora di salvezza per tutti quei pelosi che, ora più che mai, rischiano l’abbandono a causa dell’impoverimento delle loro famiglie, messe a dura prova dalle ristrettezze derivanti dall’epidemia di Covid.
E, dal momento che si sta parlando di 60 milioni di animali da compagnia (dunque, secondo l’Istat, di 1,5 famiglie italiane su 3), l’importanza risulta quanto meno palese…
E invece alle cure veterinarie si applica l’aliquota Iva massima, e lo stesso dicasi per il pet food, altra voce che pesa, e non poco, sulle famiglie.
Di contro, le detrazioni previste sono così basse da rasentare l’irrilevanza: praticamente una presa in giro!
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