E se un Chihuahua viene ucciso?
Purtroppo è ancora ampiamente diffusa la mentalità che “tanto è solo un cane”, quasi che non si tratti di un essere vivente ma di un oggetto.
O al massimo che si stia parlando di creature inferiori.
E invece, per chi ancora non lo avesse capito, gli animali nutrono sentimenti esattamente come noi umani (anzi, più “sani” di quanto spesso noi siamo capaci di fare!), e dunque amano, si rattristano, soffrono.
È per questo che la vicenda accaduta ci duole assai, anche se la conclusione ci fa ben sperare in un cambiamento di mentalità…
La morte del povero Chihuahua Otis
Ci riferiamo all’uccisione di un Chihuahua da parte di un giovane maltese avvenuta nel luglio 2019.
La madre aveva allertato la polizia perché il figlio 22enne mostrava comportamenti gravemente aggressivi dopo aver ingerito un intero flacone di pillole.
I poliziotti, intervenuti, avevano trovato il giovane sul tetto dell’abitazione.
Raggiunto, l’avevano ricondotto in casa; ma qui il ragazzo era entrato in camera da letto e prima aveva distrutto il telefono cellulare del fratello e poi aveva scaraventato il Chihuahua di famiglia, colpevole di abbaiare insistentemente in sua direzione, contro il comodino.
Il povero Otis era morto poco dopo.
I poliziotti, sgomenti per quanto accaduto, lo avevano nuovamente bloccato e ammanettato.
Uno di loro era rimasto pure ferito.
Ebbene, in questo mese di maggio, come riportato dalla versione online del Times of Malta, il tribunale ha condannato Leo Borg a due anni «effettivi» di carcere e a una multa di cinquemila euro, anche perché nei mesi l’imputato non avrebbe mostrato segni di pentimento.
Il giudice che ha emesso la condanna, Joseph Mifsud, ha motivato la sua decisione affermando che è necessario dare un messaggio forte a coloro che commettono gesti di crudeltà nei confronti degli animali.
Anche perché ha aggiunto che la società maltese è tutt’altro che esente da siffatte vicende, come da comportamenti omissivi rispetto a questioni di così bassa moralità verso gli amici a quattro zampe…
Credits Foto: Pixabay.com