Purtroppo non c’è Paese al mondo dal quale non arrivino storie dell’orrore che hanno protagonisti cani e altri animali, domestici e non. In primis cani da caccia.
Una di queste arriva dalla Dordogna, in Francia…
Cani da caccia: vittime collaterali…
Qui i gendarmi, allarmati dallo strano comportamento di un cacciatore, hanno portato a galla una situazione raccapricciante.
Poveri animali, tra cui cani da caccia e gatti, erano tenuti in condizioni disumane e inaccettabili.
Sfruttati come al solito durante la stagione venatoria, i cani non trovavano ricovero in casa, ma venivano tenuti all’addiaccio, legati agli alberi della proprietà.
E si sta parlando di almeno una trentina di esemplari.
«Un vero “canile” a cielo aperto», come asserito dai volontari della fondazione animalista 30 Millions d’Amis, contattati dai gendarmi intervenuti.
In Francia, e non solo, i cani da caccia sono spesso le vittime collaterali della cosiddetta “arte venatoria”!
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