La Campania è la Regione più virtuosa del Mezzogiorno sul divieto di tenere i cani a catena. La legge attuale però non prevede sanzioni per chi viola le regole. Save the Dogs e Green Impact lanciano un appello alle autorità e la petizione #liberidallacatene per chiedere l’introduzione di multe severe e far diventare la Campania un modello di riferimento non solo al Sud ma in tutta Italia.
Non basta la presenza di una legge a fermare la pratica ancora ampiamente diffusa di legare un cane alla catena. Ne è un esempio la Campania, unica Regione del Mezzogiorno ad avere una legislazione avanzata e completa in tema di detenzione dei cani a catena. La Regione però non ha previsto sanzioni per chi viola la legge e la mancanza di multe severe per chi maltratta un animale, legandolo magari a vita, rende di fatto la normativa non efficace.
Proprio per questo motivo, Save the Dogs and Other Animals – associazione italiana impegnata nella lotta al randagismo e nella tutela degli animali – e Green Impact – startup non lucrativa che promuove pratiche trasformative ecologiche ed economiche – lanciano un appello al Governatore De Luca e una raccolta firme per chiedere l’introduzione di multe severe e rendere efficace la legge già esistente. L’obiettivo è far diventare la Campania un modello di riferimento virtuoso non solo nel Mezzogiorno ma in tutta Italia.
“La Campania ha emanato una legislazione esemplare sul divieto di detenzione degli animali di affezione, proprio in virtù di questo chiediamo alla Regione di fare un ulteriore passo avanti introducendo una sanzione proporzionata alla gravità del reato, come già previsto dalla legge regionale in Umbria e in Puglia. E’ necessario fare in modo che la normativa possa essere applicata con le giuste sanzioni per poter lavorare concretamente verso un cambiamento non solo legislativo ma culturale”, dichiara Sara Turetta, Presidente di Save the Dogs and Other Animals.
Per aderire alla campagna di raccolta firme #liberidallecatene e chiedere multe severe per chi incatena un cane in Campania: savethedogs.eu/la-vita-a-catena-non-e-vita/
L’impegno di Save the Dogs sul territorio. Nel 2019 Save the Dogs ha scelto la Campania come prima Regione italiana dove avviare il progetto #Nonunoditroppo per contrastare il randagismo, altra piaga da combattere sul territorio. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Animalista Oreste Zevola che opera all’interno del canile ARPAD di Licola Mare, Pozzuoli (Na), ad oggi sono state realizzate 499 sterilizzazioni, 73 adozioni, 184 microchippature e risolti 20 casi di maltrattamenti.
Save the Dogs and other Animals
L’associazione fondata da Sara Turetta prende vita nel 2002 in Romania con la missione di cambiare il destino di quegli animali destinati ad essere soppressi nei canili pubblici del paese, avviando progetti alternativi di gestione del randagismo. Nel 2005 viene inaugurata la sede italiana con base a Milano. Tutti i progetti di Save The Dogs and other Animals puntano a migliorare il benessere degli animali e delle comunità in cui la Onlus opera e si concentrano in modo concreto su queste aree di intervento: sterilizzazioni e cure, censimento randagi, microchip e potenziamento anagrafe canina, educazione, adozioni. Ad oggi sono oltre 8.000 le adozioni realizzate in Europa, 38.000 i randagi (cani e gatti) sterilizzati in Romania, oltre 500 le sterilizzazioni in Italia, più di 2.000 gli animali assistiti ogni anno nella moderna clinica veterinaria costruita in Romania. Per ulteriori informazioni: www.savethedogs.eu