L’ansia da separazione è spesso più frequente di quanto si pensi, nonostante spesso non abbia significato patologico ma esprima semplicemente l’agitazione del cane al momento del distacco dal proprietario. Bisogna quindi imparare a riconoscere le differenze in maniera tale da rivolgersi ad un esperto se ve ne è la necessità.
Sintomi e cause dell’ansia da separazione
L’ansia da separazione non insorge improvvisamente senza una causa, e molto spesso è necessario individuarla per poter risolvere il problema. Molto frequentemente alla base c’è un cane che si annoia, che non ha una vita piena neppure quando il proprietario è a casa ed allora, nel momento di massima noia, esprime tutta la sua frustrazione adottando i comportamenti tipici dell’ansia da separazione. Un altro caso plausibile è quello del cane abituato ad avere il padrone sempre accanto (magari perché è stato adottato durante le vacanze), ma che poi improvvisamente deve abituarsi a lunghe assenze.
Capita anche che il cane si agiti per via di un qualche cambiamento nella vita quotidiana, ad esempio anche un trasferimento. Se la cosa compare improvvisamente, è possibile e non è affatto da escludere che sia accaduto un evento traumatico mentre noi non c’eravamo, di cui non siamo a conoscenza.
I sintomi sono molto evidenti: il cane inizia ad agitarsi e comportarsi in modo agitato quando stiamo per uscire, ed una volta lasciato solo piange, uggiola, ulula, abbaia e si comporta in modo distruttivo. Al ritorno infatti possiamo trovare oggetti sottosopra e varie cose distrutte. Il cane potrebbe anche fare i bisogni in casa e somatizzare l’ansia, nei casi più gravi con vomito e diarrea. Al ritorno, il nostro animale domestico potrebbe anche accoglierci in modo eccessivamente festoso.
Sconfiggere l’ansia da separazione
Bisogna sottolineare che i casi più difficili da gestire devono essere sottoposti all’attenzione di un esperto, un veterinario comportamentalista o educatore cinofilo, quindi non è possibile fronteggiare la situazione da soli. Se invece la situazione è gestibile, ci sono diversi accorgimenti che possiamo tenere a mente.
Spesso i giochi e i giocattoli sono i grandi alleati di coloro che passano molto tempo fuori casa: insegniamo al cane a giocarci, lasciamoglieli e facciamo in modo che così, senza di noi, si distragga. Scegliamo quelli di attivazione mentale, che presuppongono grande attenzione del cane; un altro consiglio è di essere molto rigidi, anche se può sembrare complicato non dobbiamo rispondere affettuosamente ai suoi festeggiamenti.
Doveroso anche evitare, quando ce ne stiamo andando, di tranquillizzarlo e di coccolarlo salutandolo più volte. E’ normale che ci dispiaccia per lo stato d’animo del nostro cane, ma evitare qualunque tipo di attenzione è per il suo bene e per abituarlo ad un distacco che deve esserci spesso, per qualche ora ma deve esserci. Cerchiamo di uscire almeno una volta al giorno in modo tale da insegnare al cane che non essere sempre in casa con lui è una cosa naturale e normale.
Attenzione anche alla routine prima di uscire: se il cane ci vede prendere il cellulare o il portafoglio in un determinato ordine, invertiamolo così non scateneremo l’ansia anticipatoria. E se le cose non migliorano rivolgiamoci ad un professionista.
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