Come per gli umani, anche per gli amici animali il miglioramento dell’assistenza sanitaria è equivalsa da un lato ad un aumentato della durata della vita, e dall’altro ad un incremento della percentuale di tumori contratti.
La maggior parte delle neoplasie, indipendentemente dall’organo coinvolto, colpiscono il cane anziano, fatta eccezione per le leucemie non linfoidi, che invece risultano più frequenti nei soggetti di età inferiore ai 2 anni.
Non solo il rischio di contrarre un tumore aumenta con l’avanzare dell’età, ma la percentuale di neoplasie maligne è significativamente superiore a quelle benigne dai 7 anni in su.
Possibile etiologia di alcuni tumori nel cane anziano
Si può quindi affermare che le neoplasie sono patologie tipiche del cane anziano.
La spiegazione potrebbe consistere nell’aumento del tempo di esposizione agli agenti oncogeni.
Tra questi agenti, ad esempio, i raggi ultravioletti che contribuiscono allo sviluppo di alcuni tumori cutanei.
Oppure l’inquinamento delle zone industrializzate come fattore etiologico nei tumori alla vescica e oro-faringei.
O anche l’esposizione eccessiva agli ormoni, alla base dei tumori mammari e delle ghiandole circumanali soprattutto nel cane maschio.
Diagnosi, prognosi e trattamenti dei tumori nel cane anziano
In oncologia la precocità della diagnosi è un fattore determinante.
Per questo motivo è importante sottoporre il paziente anziano a controlli periodici che prevedano:
- un esame fisico, per identificare la presenza di masse evidenti
- delle radiografie toraciche, eseguite nelle proiezioni latero-laterale destra e sinistra e dorso-ventarle o ventro-dorsale
- l’ecografia.
Purtroppo la prognosi di molte forme tumorali resta infausta, proprio per il fatto che le neoplasie vengono diagnosticate quando l’età dell’animale è piuttosto avanzata.
Tuttavia è bene sottolineare che il rischio di un incidente operatorio durante l’anestesia dipende più dalla durata di quest’ultima e dalle condizioni cliniche del paziente.
Quindi, se le condizioni di un cane anziano sono buone, è preferibile operare.
In tutta questa situazione il ruolo del veterinario è quello di informare il proprietario sulla natura dell’affezione morbosa, sulla sua supposta evoluzione naturale e sulle possibilità terapeutiche esistenti.
Sempre tenendo presente l’imperativo categorico di tutelare il più possibile la qualità di vita di Fido qualora sia affetto da uno dei tumore nel cane anziano.
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