La sterilizzazione del cane è un argomento molto frequentemente oggetto di dibattito tra coloro che non sono assolutamente favorevoli, e tra coloro che invece sostengono faccia bene alla salute. Invece, in moltissimi casi, il consiglio più importante dopo l’adozione è proprio quello della sterilizzazione. Ecco tutto quello che bisogna sapere in questo caso.
Sterilizzazione del cane: pro e contro
Spesso si parla di sterilizzazione in riferimento, soltanto, alle gravidanze e alle nascite indesiderate: in questo caso si potrebbe obiettare che è sufficiente prestare attenzione al proprio cane per evitare che nascano dei cuccioli, ed infatti la sterilizzazione non si mette in pratica soltanto per questo e non è indirizzata soltanto alle femmine.
Nel caso degli esemplari di sesso femminile, non serve solo per eventuali gravidanze ma anche per prevenire la gravidanza isterica, per prevenire l’insorgenza di alcuni tumori che potrebbero anche aggravarsi portando alla morte l’animale, come il tumore mammario; allo stesso tempo nel caso del cane maschio si cerca di prevenire il tumore prostatico o testicolare.
Non esistono dei ‘contro’ veri e propri, se non l’aumento di peso che potrebbe fisiologicamente far ingrassare il nostro cane – ma esistono degli accorgimenti dietetici appositi che vengono consigliati dal veterinario dopo l’intervento di sterilizzazione -, ed eventualmente, ma in questo caso si tratta di una cosa più rara, una incontinenza urinaria. Non esistono svantaggi di nessun altro genere e non è assolutamente una sofferenza, per l’animale, non poter procreare: dopo la sterilizzazione, anzi, questo istinto non esiste più. Oltretutto la castrazione del maschio ha una grande utilità legata alla drastica diminuzione dell’aggressività intraspecifica nei confronti degli esemplari dello stesso sesso: l’animale smetterà di avvertire la competizione.
Tutto quello che c’è da sapere sulla sterilizzazione del cane
Nel caso della femmina c’è più ‘urgenza’ di effettuare l’intervento di sterilizzazione che dunque si consiglia venga effettuato attorno ai 7 o 8 mesi di vita. Alcuni veterinari scelgono di farlo anche prima, questo per azzerare quasi del tutto il rischio di insorgenza di un tumore mammario oppure ovarico: prima viene effettuata la sterilizzazione più questo rischio si riduce.
Il decorso post operatorio, ma anche l’iter prima dell’intervento, non è assolutamente difficile e viene spiegato passo passo dal veterinario. Al giorno d’oggi esistono anche i punti riassorbibili che non necessitano di essere tolti dal veterinario, ma cadono oppure si riassorbono quando la ferita sta guarendo.
Al ritorno a casa dopo l’intervento è possibile che il cane sia spossato e inappetente: questo è legato all’anestesia. Facciamo in modo che possa adagiarsi su un giaciglio comodo e stare in tranquillità, presto si riprenderà e sarà tutto come prima, dato che questo genere di intervento non lascia pesanti effetti di qualunque genere.
E’ consigliabile applicare fin da subito il collare elisabettiano in maniera tale che il cane non si lecchi i punti né tenti di strapparseli. Allo stesso tempo, alcune linee guida consigliano di non far bere acqua al cane nel periodo immediatamente successivo all’anestesia; anche in questo caso è necessario chiedere informazioni al medico che opererà l’animale.
Digiuno completo prima dell’intervento di sterilizzazione del cane e poi tutto sarà finito!