L’otoematoma nel cane, o ematoma dell’orecchio, è una lesione molto frequente negli animali da compagnia.
Le cause sono generalmente due:
- auto traumatismi (grattamento o scuotimento della testa)
- lesioni infiammatorie che coinvolgono l’orecchio, come otiti non correttamente curate che, essendo pruriginose o dolorose, incitano Fido a scuotere fortemente la testa, determinando talora travaso di sangue e formazione della lesione.
Vediamo cosa lo caratterizza e come si interviene…
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Caratteristiche dell’otoematoma nel cane
L’edema interessa l’interno del padiglione auricolare e, mentre in un primo momento appare morbido e pieno di liquido, con il tempo può ispessirsi fino ad appesantire e deformare l’orecchio.
Con una deformazione tipica, detta “contrattura a cavolfiore”.
Questo perché l’orecchio del cane non ha molto sottocute e quindi il sangue ha difficoltà a riassorbirsi.
Un cane che soffre di otoematoma non è difficile da distinguere.
Sarà infatti visibile praticamente da subito un rigonfiamento caldo, a volte dolente, di dimensioni variabili, a livello dell’orecchio.
A quel punto meglio recarsi dal veterinario per capire se si tratti di un otoematoma, di una neoformazione di altra natura, o di una cisti.
Diagnosi e cura dell’ematoma dell’orecchio del cane
Una volta eseguita una corretta e completa diagnosi, compresa un’anamnesi di otiti pregresse o mai guarite, si intraprenderà la terapia migliore, che risolva la causa primaria dell’otite e prevenga le recidive.
Terapia che consiste nella somministrazione di antibiotici, fibrinolitici e antinfiammatori.
Una volta individuata e risolta la causa scatenante, sarà possibile operare direttamente sulla lesione.
Optando per tre tipologie diverse di risoluzioni a seconda dello specifico caso e della determinata condizione:
- lasciare che l’ematoma si riassorba autonomamente (ma solo se assenti infezioni batteriche): sarà necessario molto tempo e soprattutto, in seguito al riassorbimento del sangue, l’orecchio si accartoccia perdendo la sua forma fisiologica (il risultato è quindi esteticamente discutibile)
- drenare l’otoematoma ed eseguire un bendaggio compressivo: soluzione possibile soprattutto nei casi in cui le lesioni siano recenti e l’ematoma non si sia ancora organizzato
- eliminare chirurgicamente l’ematoma, drenare la lesione e prevenire le recidive: inevitabili in caso di ematomi estesi o cronici, gli interventi sono volti a risolvere il problema evitando ispessimento e cicatrici. Le tecniche consistono nell’eseguire una incisione ad S italica lungo tutto l’ematoma, così da permettere la fuoriuscita della fibrina accumulata. Si procede poi al drenaggio completo, garantendo un’ottimale apposizione dei tessuti mediante punti di sutura, applicati parallelamente alle strutture vascolari. Un leggero bendaggio è poi necessario per immobilizzare l’orecchio e assicurare un’ottimale tenuta dei punti (grazie anche al ricorso al collare elisabettiano).
La prevenzione nella salute dell’orecchio
Tutti i cani possono essere affetti da otoematoma.
Eppure, le razze con le orecchie lunghe e pendenti sono più predisposte rispetto ad altre.
La possibile prevenzione consiste in un periodico controllo dello stato di salute delle orecchie effettuato dallo specialista, e in un’adeguata e puntuale pulizia delle orecchie.
Ma soprattutto nella tempestività del ricorso al medico in caso di sospette otiti.
In buona sostanza, ancora una volta siamo noi umani a poter fare la differenza per i nostri amici animali (loro la fanno praticamente sempre per noi)!
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