Alla fine della gravidanza o dopo il parto può accadere che alcune cagne presentino una chetosi gravidica.
Si tratta di una turba metabolica che può colpire quegli esemplari che nella gestazione dispongono di insufficienti riserve di glucosio oppure che non si alimentano abbastanza.
Trattandosi comunque di una malattia metabolica richiede una predisposizione genetica, mentre sembra, dai numerosi studi condotti, che livelli di calcio troppo bassi nel sangue non incidano sull’abbassamento di quelli dello zucchero.
Vediamo nello specifico in cosa consiste la chetosi gravidica nel cane…
Sintomi della chetosi gravidica nella cagna
Come ci si accorge che una cagna è in chetosi?
Uno dei sintomi più evidenti è il sentore di acetone nell’alito, assieme a mancanza di appetito, prostrazione e, nei casi più gravi, coma.
Tutto questo nei dieci giorni prima del parto.
Il disturbo può presentare conseguenze anche sui nascituri, con un aumento delle morti subito dopo il parto.
Per questo è importante accorgersi quanto prima della situazione.
È necessario eseguire un prelievo per un profilo biochimico e un esame delle urine (attenzione però a non confondere questa patologia con il diabete gestazionale che può insorgere durante la gravidanza: con la prima si riscontra la presenza di corpi chetonici in assenza di glicosuria, nel diabete gravidico invece si presentano glicosuria e corpi chetonici).
Svolti questi accertamenti, andrà somministrata ogni giorno una soluzione glucosata isogonica, al dosaggio di 10-20 ml per chilo, per poi proseguire con la terapia di mantenimento fino alla normalizzazione della glicemia, e dunque alla scomparsa dei corpi chetonici nelle urine.
Anche in questo modo, tuttavia, se pure si ottengono buoni risultati nella madre, non si scongiura la possibilità di ipoglicemia neonatale nei cuccioli.
E comunque resta sempre consigliato, se possibile, indurre il parto o eseguire un cesareo.
La prognosi dipende dalla gravità della sintomatologia, ma se si interviene in tempi rapidi, si ha un miglioramento delle condizioni cliniche.
Insomma, una situazione da non sottovalutare quella della chetosi gravidica nella cagna.
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