Non c’è cosa più naturale di un cane che fa pipì su un prato.
Peccato però che le escrezioni, se si accumulano più e più volte nello stesso punto, producano, a lungo andare, delle macchie gialle.
Infatti, i sali contenuti nell’urina, per osmosi, fanno perdere acqua all’erba, che si disidrata.
Se l’urina non diluita riesce a raggiungere ripetutamente le radici dell’erba, queste alla lunga muoiono, e ciò che resta sul prato sono appunto delle brutte chiazze gialle o marroni.
Fenomeno più evidente in estate, dal momento che durante la brutta stagione, l’acqua piovana idrata l’erba e diluisce l’urina.
Ecco allora come agire se il cane fa pipì sul prato…
Le strategie da adottare se un cane fa pipì sull’erba
Il modo migliore per prevenire le macchie gialle è impedire al cane di fare pipì sul prato.
In un certo senso, si tratta di ripetere per un po’ l’addestramento per insegnare ai cuccioli a non fare pipì in casa.
E come in quel caso, sgridarlo subito dopo non solo non serve, ma è anche controproducente.
Si dovrà solo essere lesti con l’annaffiatoio, perché se l’urina viene subito diluita non danneggia l’erba.
Se invece per diverso tempo non si è stati abbastanza veloci e ci si rende conto che l’erba è ingiallita, si deve:
- rimuovere tutti i fili e le radici inaridite
- ammorbidire e inumidire il terreno con abbondante acqua
- spargere nuovi semi sul terreno per ricreare il manto erboso
- impedire al cane di fare nuovamente pipì sulle aree trattate per le successive 2-3 settimane.
È chiaro che allo scopo saranno necessari impegno e costanza.
E un altro posticino dove fare pipì in tutta libertà.
Sono perfette allo scopo le piante che tollerano il sale:
- cannuccia di palude
- artemisia comune
- piantaggine
- altea comune
- barba di frate.
O in alternativa qualche asse di legno da posizionare ai bordi del prato.
Ogni volta che l’animale fa pipì in quel punto va lodato, e magari premiato con qualche snack.
All’inizio è un po‘ impegnativo, ma dopo due o tre volte andrà già meglio.
Basterà condurre Fido nel luogo prescelto non appena ci si accorge che sta per fare pipì sul prato.
Esistono ulteriori strategie per non ritrovarsi con la pipì di cane sull’erba
- Per proteggere zone specifiche del giardino, si possono sistemare in quei punti delle piante che i pelosi detestano, come la coleus canina (plectranthus caninus), che emana un intenso profumo agrumato, sgradito ai quattrozampe (e pure agli insetti). A onor del vero però, se alcuni cani le ignorano, altri ne coprono l’odore proprio con la pipì!!!
- Aggiungere un repellente specifico (innocuo per le piante) all’acqua di irrigazione: l’odore ancora una volta dovrebbe fungere da deterrente (anche in questo caso il condizionale è d’obbligo!)
- Adoperare le cosiddette Dog Rocks, vale a dire pietre di colore scuro lunghe circa 6 cm che vanno lasciate all’interno della ciotola dell’acqua: non contengono sostanze chimiche artificiali e sono costituite da pura roccia vulcanica, che filtra e neutralizza i nitrati dell’urina senza modificarne il pH. In pratica, quando beve, il cane assume una quantità inferiore di sale e di conseguenza la sua pipì non danneggia il prato. Le pietre sono completamente naturali, abbastanza economiche e del tutto innocue. Tuttavia è necessario valutare due aspetti:
- se il peloso segue una dieta ricca di proteine, le pietre potrebbero non funzionare perché i nitrati derivano proprio dalla scomposizione delle proteine animali
- dopo circa due mesi le pietre vanno sostituite.
Ecco svelato come comportarsi quando un cane fa pipì sul prato.
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