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Alabama rot: la malattia che semina terrore perché mortale per Fido



L’Alabama rot è una malattia che colpisce i cani, rivelandosi fatale 9 volte su 10.

Anche se ad oggi non si è registrato alcun caso in Italia, in Inghilterra la patologia è ben nota e temuta da coloro che possiedono cani.

Ma cosa la caratterizza?

E come mai incute tutti questi timori?

Scopriamolo insieme…

Alabama rot: cos’è e quali sintomi la contraddistinguono

Nota anche come Vasculopatia glomerulare cutanea e renale (CRGV), è stata individuata per la prima volta negli anni’80 negli Stati Uniti e precisamente in Alabama (da qui l’appellativo adoperato, unito a “rot” che significa marciume).

Dal dicembre 2012 la malattia è stata registrata anche nel Regno Unito, dove da allora ha mietuto 112 vittime.

Tra i sintomi che caratterizzano questa condizione:

  • tipiche lesioni cutanee su zampe, corpo, bocca o lingua (non a caso è chiamata anche malattia “mangia-carne”)
  • ulcere di vario genere
  • macchie rosse
  • gonfiore
  • vomito
  • polidipsia (sete eccessiva)
  • improvvisa insufficienza renale acuta (causa di morte in pochi giorni).

Prevenzione e terapia nei casi di Alabama rot

Purtroppo l’Alabama rot è una patologia molto grave e fulminante, paragonabile alla meningite umana.

È molto difficile da trattare.

Anche perché, come detto, qualora dovessero risultare coinvolti i reni con un’insufficienza acuta, la morte sopraggiungerebbe molto repentinamente.

Rispetto alle cause scatenanti esse non sono ancora note.

Anche se si ritiene che ad innescare i gravi sintomi sia il batterio Escherichia coli o una tossina da esso prodotta.

Non conoscendosi le cause, anche la prevenzione risulta piuttosto difficile.

Tuttavia si è notato come la maggior parte dei casi si presenti tra novembre e giugno.

La supposizione è dunque che la malattia trovi terreno di facile diffusione soprattutto nelle zone boschive fangose.

Per tale motivo è consigliabile lavare gli animali domestici dopo passeggiate o corse in questi luoghi.

A sostegno di questa ipotesi anche la circostanza che le razze più colpite risultano i levrieri e i cocker spaniel.

Poco chiara è anche la modalità di trasmissione della malattia.

E dunque se c’è possibilità di contagio diretto da parte di un simile, o se sia necessario sempre un vettore.

Una delle poche cose certe è che è la tempestività è fondamentale perché, anche se le possibilità di sopravvivenza sono basse, un trattamento tempestivo offre comunque maggiori probabilità di salvezza per il cane.

In conclusione, sebbene in Italia non si siano ancora registrati casi accertati, l’Alabama rot è una malattia realmente esistente… rara ma molto pericolosa!

Credits Foto: Pixabay.com

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