Generalmente non si è mai pronti a fronteggiare la questione del cane che piange, soprattutto se lo fa insistentemente ed anche nel corso delle ore notturne. Si è abituati a sentire i cuccioli lamentarsi, ma cosa succede se invece a farlo sono gli adulti? Possono esserci delle cause anche gravi da ricercare e come risolvere il problema?
Cane che piange: quali sono le cause?
Ne esistono tante e alcune non sono affatto preoccupanti. Il cane che piange da adulto potrebbe farlo per una semplice condizione di paura, magari se c’è un temporale o se ci sono rumori molto forti, o altrimenti se soffre di ansia da separazione. Altrettanto spesso il cane che piange lo fa per l’emozione, magari quando rientriamo dopo essere stati fuori a lungo: in questo caso è normale e molto probabilmente si calmerà dopo i saluti e le coccole di rito.
Purtroppo le cause possono essere anche più ‘gravi’ e possono essere legate ad alcuni dolori o ad una sofferenza patologica del cane. Naturalmente non deve necessariamente trattarsi di una grave patologia, ma se il cane piange improvvisamente e per poco, forse sta avendo una fitta e potrebbe essere un problema legato all’otite o ad una ferita che non notiamo.
A volte il cane che piange lo fa per richiamare l’attenzione: se il pianto si risolve dando il cibo al cane, portandolo fuori o coccolandolo, allora probabilmente era solo un modo per risolvere una sua necessità comunicandolo. Spesso però la problematica inizia a diventare insistente per un motivo o per l’altro e allora bisogna intervenire. Ecco cosa si può fare per limitare il problema.
Cane che piange, cosa fare
In primo luogo è doveroso che il cane venga sottoposto ad una visita veterinaria in maniera tale da comprendere in tempi brevi se si tratta di un problema di salute (una ferita, una parte dolorante) oppure se è un problema di tipo comportamentale. Inoltre il veterinario ci potrà indirizzare al meglio, anche aiutandoci a capire qual è il problema e quindi cosa fare.
Se il cane che piange lo fa per il nervosismo quando siamo tornati o quando ci stiamo allontanando o per richiamare la nostra attenzione, evitiamo di accarezzarlo. Probabilmente ci sembrerà di fare qualcosa di sbagliato se non lo coccoleremo a dovere una volta rientrati, ma dovremo farlo solo quando l’animale non sarà più agitato oppure agiremo in modo controproducente.
Da tenere in considerazione che bisogna sempre utilizzare il rinforzo positivo per le circostanze analoghe, rafforzando con premi e complimenti i comportamenti positivi ed invece ignorando quelli negativi. Dobbiamo ricordarci che quando provvediamo ad adottare o ad acquistare il cucciolo, dobbiamo prestare molta attenzione al fatto che sia finito il ciclo dell’impregnazione e che sia stato abbastanza a lungo con la madre: un comportamento piagnucoloso, se attribuito ad un cucciolo del genere, sarebbe anche ‘normale’ ma frutto di un’azione sbagliata.
Evitiamo sempre di manifestare ansia e agitazione davanti al cane quando abbaia o quando piange, altrimenti faremo solo peggiorare il problema, poiché l’animale crederà davvero che ci sia una situazione di pericolo.