Non parliamo di semplici cani da giardino o di riproduzioni in ceramica, ma di sculture di animali che campeggiano nelle piazze dei centri urbani a testimonianza del rapporto indissolubile che lega l’uomo agli amici a quattrozampe (anche se in questa rassegna ci limiteremo ai cani)…
Ad occidente le sculture di animali che ritraggono principalmente cani
Ad Anversa, in Belgio, si trova una scultura che rappresenta l’amore e l’amicizia tra cani e bambini: da sotto l’asfalto, che idealmente diviene una coperta, sbuca un cane e sopra di lui, sdraiato in un caloroso abbraccio, un piccolo umano (entrambi sono ritratti ad occhi chiusi e con dei beati sorrisi, a testimonianza del reciproco piacere).
In piazza Giubileo, nel cuore di Simon’s Town (Sudafrica), campeggia la statua commemorativa di Just Nuisance, un alano che dal 1939 al 1944 ha servito la HMS Afrikander, la nave della marina sudafricana, che quando morì, nel 1944, fu sepolto con gli onori militari.
Al cimitero di Edimburgo, in Scozia, un monumento celebra una vicenda nient’affatto isolata: quella di un cane (nello specifico un piccolo Skye Terrier) che ha custodito la tomba del suo proprietario (John Gray, guardiano notturno presso il Dipartimento di polizia) per 14 anni, fino a quando non morì a sua volta.
Una storia che ricorda quella di Hachiko, la cui statua di bronzo a grandezza naturale è ammirabile nella stazione ferroviaria di Tokyo. Storia che è stata portata alla ribalta anche dal famoso film con Richard Gere.
Al museo postale di WASHINGTON D.C si celebra Owney, un bastardino che ha accompagnato i funzionari postali americani nel 1800 intorno a Stati Uniti, Canada e Messico, e poi in tutto il mondo su una nave statunitense.
Ancora Stati Uniti, ma questa volta Central Park, per ammirare Balto, Siberian Husky protagonista di un film animato nel 1995 che racconta la storia di alcuni cani da slitta che hanno sfidato le feroci temperature dell’Artico per fornire una medicina salva-vita ad una comunità colpita da un’epidemia di difterite.
Patsy Ann era un Bull Terrier che è oggi l’immagine di benvenuto ufficiale nella capitale del dell’Alaska: visse come un randagio nelle sale degli scaricatori di porto, dove morì il 30 Marzo 1942.
Bisogna invece andare nel Regno Unito per ammirare i cani di stoffa dell’artista britannica Helen Thompson, conosciuta anche come Holy Smoke, realizzati completamente a mano attraverso strati di vecchi tessuti.
Mentre a Milano, nel suo studio-laboratorio, da oltre quindici anni Velasco Vitali realizza sculture di animali, cani nello specifico, con i materiali più svariati (cemento, catrame, lamiera, piombo, bronzo): buona visione!!!