Gli Interventi Assistiti con gli Animali, che si svolgono non solo in contesti terapeutici ma anche educativi o ludici, si basano sulla relazione che si instaura fra un animale domestico e un utente (bambino, anziano, persona malata etc.), che stimola l’attivazione emozionale e favorisce l’apertura a nuove esperienze, nuovi modi di comunicare, nuovi interessi: ecco perché oggi si parla anche di Pet Therapy con cani e soggetti autistici.
Da un lato il cane non si pone pensieri complessi, possibili obiettivi, si protegge e protegge il bambino da eventuali frustrazioni.
Dall’altro queste persone speciali necessitano di una chiave speciale, e il cane può rappresentare questa chiave.
Pet Therapy: i cani d’accompagnamento in Svizzera
Proprio per questo oggi esistono cani d’accompagnamento per bambini autistici, almeno in Svizzera (!), vale a dire animali che supportano il soggetto nelle sue uscite, preservandolo da eventuali pericoli e aiutandone la socializzazione; che aiutano il bambino ad affrontare il traffico; a compiere il tragitto a piedi per prendere l’autobus; etc.
Affinché un cane di questo tipo venga assegnato è necessario che i bambini siano in grado di camminare liberamente accanto a un cane.
E per poterlo condurre ovunque, anche in luoghi in cui normalmente sono vietati, devono girare con la regolare bardatura ed essere guidati da un detentore debitamente formato, come accade per i cani guida per ciechi e quelli che assistono le persone disabili.
Il cane d’accompagnamento impara a riconoscere e a rispondere a circa 25 segnali acustici con i quali il detentore (che è sempre un adulto) può dargli, in ogni situazione, istruzioni chiare.
Tra le molte razze adatte alla pet therapy i cani che spiccano sono i labrador retriever: robusti, facili da curare, laboriosi, gioiosi, amichevoli verso gli esseri umani e gli altri cani e molto adattabili.