Quanti proprietari di cani gli rivolgono domande, parlano e ragionano con loro, gli cantano canzoni?
Tanti, e nessuno di loro è uscito di senno!
La scienza infatti sostiene che non solo Fido è capace di interpretare gesti, espressioni, toni di voce e sguardi, ma anche parole…
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Cani e parole: il meccanismo di comprensione
Come fanno i cani a capire il linguaggio umano?
In base agli studi che sono stati condotti il processo di elaborazione attuato dai cani sarebbe simile al nostro, per cui Fido raccoglierebbe informazioni su una specifica parola e attraverso diversi processi celebrali giungerebbe alla comprensione.
Processi mentali che vedono l’integrazione di entrambi gli emisferi cerebrali, proprio come nell’uomo: la parte sinistra deputata alla comprensione del significato, e quella destra all’interpretazione dell’intonazione.
Dalla fusione di entrambe le informazioni un cane sarebbe in grado di capire cosa una persona gli sta dicendo.
La comprensione inoltre aumenta progressivamente con l’esercizio basato sia sul condizionamento classico che su quello operante, per mezzo dei quali il cane associa un determinato segnale all’azione che si desidera insegnargli.
Quante parole riconoscono i cani?
I cani sono capaci di capire diverse parole: innanzitutto i comandi di base (seduto, zampa, vieni, a cuccia, etc.), poi il loro nome, e secondo uno studio realizzato dallo psicologo Stanley Coren (del British Columbia) all’incirca altre 160 parole, a patto che Fido venga e stimolato correttamente e allenato costantemente.
In definitiva una comprensione del linguaggio paragonabile a quella di un bambino di 2-3 anni.
Lo studio di cui sopra ha permesso anche di capire che per i cani è molto più semplice capire parole legate a oggetti specifici e concreti come “osso”, “pallina”, “cuccia”, mentre è molto più difficile la comprensione di parole riferite a concetti astratti, come “amore”.
Inoltre è più semplice per i 4 zampe imparare parole che iniziano con consonanti forti come “p, t, c, k, q”, e più complesso fonemi che iniziano con consonanti deboli, come “f, s, r, l”.
Un’altra conclusione dello studio è che i cani imparano più velocemente le parole singolarmente piuttosto che insieme o combinate.
Per intenderci: molto più agevole insegnargli “mangia” che “andiamo a mangiare”.
Questo per via del sistema di mappatura rapida che si innesca quando ripetiamo spesso delle parole al cane in relazione a un’azione o a un oggetto.
Meglio ancora se si accompagna all’ordine il messaggio corporeo, di modo che il cane possa associare più elementi al linguaggio.
La comprensione è uguale per tutti?
Lo studio di cui sopra ha dimostrato anche un’altra cosa: alcune razze apprendono le parole meglio di altre.
E si tratta in particolare di Border Collie (è la razza con la propensione maggiore, leggi qui), seguita da Barboncino e Pastore Tedesco, e poi Labrador e Dobermann.
È proprio una Border Collie Chaser, la cagnolina di Jon W. Piller, professore di psicologia al Wofford College (Spartanburg, Carolina del Sud, E.E.U.U), che è in grado di riconoscere più di 1000 parole!
Tuttavia, al di là della razza specifica, la discriminante maggiore è come detto l’allenamento costante, a cui Chaser viene continuamente sottoposta.
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