Se i baffi del gatto non hanno, nella maggioranza dei casi, nessun segreto, quelli dei cani lasciano talvolta perplessi. Se il gatto è addirittura in grado di orientarsi grazie a questi ultimi, a cosa servono veramente i baffi del cane? Ecco cosa sono esattamente e quale funzione possiedono.
Baffi del cane: tutto quello che bisogna sapere
Esattamente come nel caso dei gatti, i baffi del cane si chiamano vibrisse o peli tattili. Questo perché rappresentano una sorta di sesto senso, che consente all’animale di prendere le misure, di capire quanto è lontano da un oggetto o dall’altro e tanto altro. Questo è il motivo per cui non devono mai essere tagliati, a meno che per una serie di motivi non ci venga esplicitamente consigliato dal veterinario.
Quando un’area è buia, il cane riesce a muoversi regolarmente come se ci fosse la luce: ci abbiamo mai fatto caso? Per queste grandi abilità bisogna ringraziare le vibrisse. I baffi sopraccigliari, inoltre, più spiccati in alcune razze canine, aiutano a proteggere gli occhi e come le altre vibrisse aiutano molto nella percezione della temperatura.
In alcune razze i peli tattili si notano di più, mentre in altri sembrano meno evidenti. Talvolta vengono tagliati perché, ad esempio, lunghi e neri su un cane bianco, ma questo è un errore che non bisogna mai compiere. A parte questo, non c’è motivo di preoccupazione se notiamo che al nostro cane cadono i suoi baffi e addirittura ne troviamo alcuni per terra.
Possono cadere sia le ‘classiche’ vibrisse, sia quelle sopraccigliari, ma è assolutamente normale dal momento che quando avviene il cambiamento di pelo, ossia la ‘muta’, anche le vibrisse subiscono dei cambiamenti e cadono. Al cane ricresceranno in poco tempo, cosa che non accadrebbe se li strappassimo o tagliassimo. Questa operazione è molto dolorosa oltre che inutile, dato che causerebbe al cane problemi nell’orientarsi.