Il gas nella pancia è un fastidio che colpisce sia noi che i nostri amici pelosi.
E, come nel nostro caso, anche la flatulenza nel cane, la maggior parte delle volte, è più fastidiosa che pericolosa.
Tuttavia, se persiste non va sottovalutata, in quanto potrebbe indicare uno stato patologico.
Cerchiamo di saperne di più…
Indice Articolo
Cause della flatulenza canina e sintomi correlati
Il più delle volte si tratta di questioni alimentari:
- alimenti difficilmente digeribili che finiscono col creare gas: piselli e fagioli, frutta acerba, alimenti molto zuccherini
- eccessiva voracità nel mangiare
- cambiamento brusco nella solita alimentazione
- allergia ad alcuni nutrienti (ad es. le proteine del pollame)
- intolleranza: ad esempio, gli alimenti ricchi di cereali portano spesso a flatulenza nei cani che hanno una intolleranza al glutine.
Talora però le cause non sono di origine alimentare, ma ascrivibili piuttosto ad una patologia:
- infezioni causate da vermi, giardia, batteri o virus
- malattie intestinali croniche come la sindrome dell’intestino irritabile (RDS), la sindrome da cattiva digestione e la cosiddetta malattia infiammatoria intestinale (IBD).
A seconda della gravità del problema, oltre ai tipici segni come emissione di gas e cattivo odore, possono presentarsi:
- brontolii e gorgoglii continui
- pressione e gonfiore addominale
- dolore
- perdita di appetito
- “posizione di preghiera”: mentre le zampe posteriori restano nella posizione normale, quelle anteriori vengono spostate molto in avanti, per diversi secondi e per molte volte
- diarrea
- vomito
- perdita di peso
- torsioni intestinali o dello stomaco (potenzialmente letali).
Il problema è indipendente dall’età, per cui anche i cuccioli e i cani giovani possono soffrirne.
Terapia e prognosi della flatulenza nel cane
Come accennato, se si tratta di episodi sporadici non sono preoccupanti.
Se invece la flatulenza si protrae per diversi giorni o se associati ad alcuni degli altri sintomi elencati, la visita da un veterinario è altamente raccomandata.
In questo caso sarà importante riportare tutte le abitudini alimentari dell’animale e una descrizione precisa dei sintomi, così da facilitare la diagnosi.
Seguirà una visita generale, e se necessario esami delle feci e del sangue.
Talora anche radiografia o ecografia.
Il passo successivo saranno le prescrizioni terapeutiche:
- se il disturbo è acuto, massaggi addominali e tanto esercizio fisico
- se i sintomi si protraggono e non scompaiono, cambio mirato di alimentazione: il pollo cotto e il riso non condito sono ideali, somministrati in piccoli pasti
- in caso di intolleranze o allergie, dieta ad hoc
- in caso di malattia intestinale cronica, uso mirato di farmaci.
Per quanto concerne la prognosi, essa dipende dall’origine del disturbo:
- se si tratta di intolleranze alimentari o di infezioni lievi, di solito si possono trattare rapidamente con una terapia mirata
- se è dovuta a malattie gravi, con altri sintomi correlati, essa dipende dallo stadio della malattia primaria e dal suo stato di avanzamento.
Profilassi
Se il cane segue un’alimentazione sana e equilibrata, di norma non soffre di flatulenza.
Comunque, leggere la a lista degli ingredienti degli alimenti confezionati è sicuramente un’ottima abitudine (ricordando che glutine, zucchero e proteine del latte sono spesso “incriminati”).
Un altro utile accorgimento, oltre la suddivisione dei pasti, è la ciotola rialzata, che aiuta ad inghiottire meno aria.
Maggiore controllo poi durante le passeggiate: la cattiva abitudine del cane di annusare, e magari ingerire, escrementi, spazzatura, erba, può contribuire alla formazione di gas, oltre che a un’infestazione da parassiti.
Credits Foto: Pexels.com