L’intestino del cane, come quello umano, è popolato da tantissimi microbi (batteri, protozoi, virus e funghi), il cui insieme forma il microbiota (o microbioma).Quando questi microrganismi sono in perfetto equilibrio, operando in modo armonico, ci si trova in una condizione di Eubiosi.
Se invece l’equilibrio si rompe si instaura una condizione di DISBIOSI nel cane.
Vediamone caratteriste e sintomi…
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Cosa sono le disbiosi nel cane e quali sintomi le caratterizzano
In generale, qualsiasi superficie dell’organismo a contatto con l’esterno è popolata dal suo particolare microbiota.
Ne esistono, ad esempio, anche a carico della cute.
Per questo le disbiosi possono essere di svariato tipo e gravità, e diventare causa di altre patologie.
Garantire un microbiota eubiotico al nostro cane significa consentirgli di:
- produrre sostanze antinfiammatorie
- bilanciare il sistema immunitario in modo corretto
- “aggiustare” i geni per evitare malattie croniche gravi.
Ma quali sono i sintomi che inducono a sospettare una disbiosi intestinale in Fido:
- feci molli, con muco o troppo voluminose
- vomito
- tendenza continua a ingerire erba
- dolori e coliche
- appetito altalenante.
Nella maggior parte dei casi questi sintomi si manifestano in modo intermittente, con peggioramenti e miglioramenti ciclici.
Le cause di disbiosi intestinale canina
Le cause di disbiosi nel cane sono diverse e purtroppo possono sommarsi fra di loro, per creare delle situazioni davvero complesse.
Tra queste:
- genetica: l’equilibrio fra le diverse popolazione microbiche è dato anche dal sistema immunitario del soggetto. In particolare, per quel che riguarda l’intestino, una predisposizione genetica ad un malfunzionamento del MALT (sistema immunitario associato alle mucose) può essere causa (ed effetto consecutivo, in un vero e proprio circolo vizioso) di una disbiosi
- cause di origine materna: parto cesareo e scorretto o mancato allattamento svolgono un ruolo nello squilibrio. Tramite il colostro e il latte, la madre infatti trasferisce alla prole sostanze prebiotiche, immunoglobuline (anticorpi, che a loro volta vanno a modulare la flora locale) e parte del microbiota stesso
- interventi chirurgici: anestesia e antibiotici (spesso associati a chirurgia), ma anche stress correlato, sono cause di disbiosi riconosciute
- stress fisici e psichici: lo stress intacca direttamente il sistema immunitario, e in più porta ad aumento della peristalsi intestinale con conseguente diarrea, che a sua volta diventa causa e effetto di disbiosi. Si pensi ad un cane fobico stimolato da eventi che lo impauriscono, anche tutti i giorni (sono eventi stressogeni anche calore, gravidanza isterica, freddo e calore intensi, etc.)
- abuso di medicinali: soprattutto antibiotici, ma anche alcuni antiacidi e antiparassitari.
La dieta e gli squilibri intestinali
Tra le cause appena citate ne manca una: quella alimentare.
In umana è dato ormai per certo che un’alimentazione particolarmente ricca di cibo industriale possa causare diversi danni alla salute, inclusa una disbiosi che poi a sua volta può sfociare in molte altre problematiche.
Lo stesso accade per l’alimentazione animale.
Senza voler demonizzare né fare di tutta un’erba un fascio, gli alimenti industriali vanno limitati.
Recenti studi hanno dimostrato come alcuni additivi alimentari (autorizzati sia per alimenti umani che animali) possono causare danni al microbiota.
Carbossimetilcellulosa (E466) e Polisorbato 80 (E433) – emulsionanti- sono infatti sospettati di causare una sovra-crescita batterica nell’intestino tenue, diminuendo allo stesso tempo lo spessore del muco di protezione e facilitando in questo modo l’ingresso di batteri nelle pareti dell’intestino con conseguente risposta immunitaria.
Anche la Carragenina (E 407) è ormai riconosciuta come causa di infiammazione intestinale, anche tramite alterazioni del microbiota.
In sintesi, se vogliamo garantire l’equilibrio e la salute dell’intestino del nostro peloso, e di seguito di tutto il suo fisico, dobbiamo prestare attenzione a diversi elementi.
Tra questi i cibi che offriamo e i medicinali che somministriamo…