Tra i ricordi più (tristemente) recenti che vedono protagonisti i cani da macerie nel nostro Paese c’è il terremoto di Amatrice, durante il quale hanno aiutato i soccorritori, ritrovando 60 persone e recuperando 50 salme.
In quell’occasione si sono visti all’opera 22 cani del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), i cani del Corpo Forestale, della Guardia di Finanza e dei Nuclei di Protezione Civile, oltre a quelli dei nuclei cinofili di carabinieri, polizia e vigili del fuoco, per un totale di 50 esemplari.
Dall’esplosione di un padiglione, al terremoto, alla frana, al crollo di uno stabile, ogni anno questi cani consentono di salvare centinaia di persone, rischiando la propria vita: ma come si diventa cani da ricerca?
Cani da macerie: aspetti fisici e caratteriali
Ovviamente è necessaria prima di tutto la partecipazione ad un addestramento di base che dura all’incirca due e anni e mezzo, dopo il quale vanno svolte esercitazioni costanti almeno due volte a settimana.
I cani per la ricerca delle persone devono essere di taglia media per potersi intrufolare ovunque facilmente, dotati di un buon fiuto, di una buona dose di energia e di un carattere calmo ed equilibrato.
Devono essere socievoli, tanto verso gli uomini quanto verso gli altri cani.
E devono essere soggetti costantemente interessati al gioco.
Oltre a dover godere di un ottimo rapporto con il proprio conduttore.
Le razze più utilizzate sono quelle da pastore, in particolare il Pastore Tedesco, il Belga, e quello dei Pirenei, ma anche il Dobermann, il Labrador Retriever e il Border Collie (qui puoi trovare maggiori informazioni sulla razza).
Tuttavia anche un meticcio può essere un ottimo cane da soccorso.
Un cane addestrato correttamente è in grado di lavorare in qualsiasi terreno, malgrado il rumore delle macchine addette allo sgombero (gru, martelli pneumatici, scavatrici), e di fiutare una persona fino a 4/5 metri sotto il terreno.
La vita lavorativa di questi cani dura al massimo 6/7 anni, anche perché si tratta di un lavoro difficile e stressante per il cane, che deve agire in un ambiente spesso ostile e pericoloso.