Liberato dalla catena, il cane Spike è stato restituito alla famiglia con una sentenza che ha fatto discutere l’opinione pubblica francese. La decisione di archiviare la vicenda arriva dal tribunale di Meaux, un comune dell’Ile-de-France.
Era il 28 febbraio 2020 quando l’associazione Stéphane Lamart interveniva in un terreno in vendita dove Spike era tenuto legato a una catena ai piedi di un albero, senza contatti con la sua famiglia e senza poter accedere all’ambiente domestico. Il cane finì sotto sequestro, affidato all’associazione per il tempo dell’inchiesta.
Il rapporto dei veterinari, diffuso dal portale Wamiz.fr, parlava di un cane sofferente e spaventato, sempre pronto a chinare il capo e a mettere la coda tra le zampe a ogni minimo rumore o movimento brusco intorno. I proprietari di Spike, frattanto, si sono giustificati dicendo che il cane era solito recarsi – ospite sgradito – nella proprietà dei vicini. Così avevano pensato di rimediare legandolo in quel modo.
Secondo i giudici, i maltrattamenti non risultano sufficientemente accertati. Per questo il tribunale ha deciso di archiviare il caso e restituire Spike ai proprietari. L’associazione Stéphane Lamart, però, annuncia battaglia.