Anche i cani, nel loro piccolo, si scottano. E boccheggiano. E si ustionano. E insomma soffrono il caldo. Con l’estate in arrivo, come affrontare l’afa in sicurezza? Beh, intanto provando a risparmiare loro l’esposizione alla canicola il più possibile. I cani infatti non sudano: il loro impianto di termoregolazione passa prevalentemente per la lingua, e poi anche per i polpastrelli.
Imperativo non lasciare mai il cane chiuso in auto. Nemmeno con una fessura di aerazione. Guai! Nell’abitacolo la temperatura sale rapidamente, trasformando la vettura in un forno. Bastano 10 minuti in quella situazione estrema perché il cane sia spacciato. Evitare, dunque, ma anche intervenire se si scorge un cane chiuso in auto sotto al sole. In attesa dell’arrivo dei soccorritori, si può provare a creare ombra con giornali sul parabrezza. Se c’è una fessura nel finestrino, può essere utile far passare dell’acqua.
Proprio acqua fresca e ombra, più in generale, vanno sempre lasciati a disposizione del cane in qualunque circostanza. Il colpo di calore è sempre in agguato e i segni sono evidenti, tra spossatezza e difficoltà respiratorie. Una bottiglietta d’acqua con una ciotolina saranno anche una buona compagnia durante le passeggiate, da evitare nelle ore più calde soprattutto in città dove l’asfalto rovente può ustionare i polpastrelli delle zampe.
E poi, come si diceva, anche i cani si scottano. Alcuni più di altri, possono aver bisogno una crema solare ad alta protezione applicata alle estremità, soprattutto se bianche. La punta delle orecchie è un classico punto da proteggere, soprattutto se il cane è destinato a condividere le giornate in spiaggia col suo umano.