I box erano puliti e a norma, ma i cani da caccia ormai ‘in pensione’ erano visibilmente trascurati. In sovrappeso, spaventatissimi, dimostravano la poca attività motoria e socializzazione in cui trascorrevano le loro vite. E allora per Ultima, Giuggiola, Pigna e Caciotta, due beagle e due meticci cani da caccia, tra quei box di Brugherio è arrivato il Nucleo antimaltrattamento di Enpa Monza e Brianza.
I quattro zampe erano di proprietà di un cacciatore a cui già in passato, spiega Enpa Mb in una nota, erano stati tolti alcuni cani per detenzione non idonea. Questa volta la struttura era a posto, ma i cani erano davvero molti. Alcuni anziani. Tra questi, anche i quattro pensionati di cui due ex fattrici.
“Sembravano implorare con lo sguardo di essere portate via da lì”, scrive Enpa. L’uomo ha ammesso di non riuscire a seguirli tutti adeguatamente. Uno dei cani, tra l’altro, aveva un principio di infezione agli occhi. E insomma: c’era da aiutare i cagnolini.
“I volontari – racconta l’Ente – procedevano a ritirare le due femmine ex fattrici e altri 2 cani sprovvisti di microchip. Al cacciatore sono state rilasciate prescrizioni per migliorare la condizione di detenzione dei cani rimasti tra maggiori pulizia, sgambamento obbligatorio e regolari visite veterinarie. La situazione è stata segnalata alle autorità competenti e sarà costantemente monitorata”.
Nel rifugio intercomunale di Monza dove sono state trasferite, Ultima, Giuggiola, Pigna e Caciotta hanno fatto innamorare operatori e volontari con la loro incredibile dolcezza. Ora si cerca qualcuno che si innamori di loro anche fuori dal rifugio.