Cinque cani deceduti e altri quattro avvelenati: è il tremendo bilancio della catena di bocconi killer che ha fatto scattare l’allarme nel frusinate, nella zona di Settefratti. I quattro zampe vittime del veleno sono cani da guardiania operativi tra l’altro in una zona di protezione esterna del Parco nazionale Abruzzo-Lazio-Molise.
A denunciare la strage sono stati i cittadini. Sul posto si sono recati i veterinari Asl, il personale di sorveglianza del Parco ma anche i Carabinieri Forestali di Atina e Picinisco. Proprio uno dei loro cani, il pastore belga malinoise Noche del Nucleo Cinofilo Antiveleno, è rimasto a sua volta avvelenato probabilmente inalando la sostanza tossica durante le perlustrazioni.
Ora tutti fanno il tifo per lui, a partire dal suo conduttore Alessandro Carfagnini. Fortunatamente il cane è stato immediatamente soccorso dal veterinario del Pnalm Leonardo Gentile, e sta superando la crisi acuta.
L’allerta è alta. Noche ha infatti solo fiutato la sostanza. Questo spinge gli investigatori a pensare che le esche killer contengano veleno in quantità massicce, nocive anche per le persone.