Tutti, nell’antico e popolare quartiere di Forcella a Napoli, conoscevano Armando Leanza e i suoi sette cani. L’uomo, 60 anni e disabile totale, viveva con la compagna e i suoi animali in un basso di proprietà del Comune di Napoli in una condizione di semiabusività.
Ebbene: Armando si è spento. Le patologie che lo affliggevano da tempo hanno preso il sopravvento portandoselo via. Oltre alla signora Rosanna, rimangono i suoi cani. Che fare? Grande cuore di Napoli, ecco che un vicolo dopo l’altro è iniziata la gara di solidarietà per evitare il canile agli amici pelosi di Armando, che lui chiamava “figli”.
Tutti e sette in quel piccolo appartamento di vico delle Zite, dove per altro il signor Armando era in odor di sfratto, non possono rimanere. Tre di loro sono stati adottati dalla compagna di lui che era noto come “l’uomo dei cani”, e dalla famiglia di lei. Per gli altri quattro, i cittadini hanno avviato una mobilitazione che vede in prima linea la consigliera comunale Laura Bismuto.
Proprio lei, con il supporto di una rete animalista, ha trovato una struttura in provincia di Salerno disposta ad accogliere i quattro cani al momento senza famiglia. Niente gabbie, tante attenzioni e semi libertà anche per esemplari di grossa taglia. Sarebbe il posto perfetto per i cagnoloni orfanelli di Armando. I costi? Passaparola solidale tra i vicoli e i social stanno facendo il miracolo. L’ultimo regalo a Armando, dicono i suoi concittadini.