Il cane Ping Pong ha solo tre zampe, ma non ha esitato a consumarsele pur di scavare a tutta velocità riportando alla luce e all’aria un neonato che era stato sepolto vivo dalla sua mamma, una ragazza minorenne. Il cane tripode è diventato l’eroe del suo villaggio, e il bebè adesso non lo sa ancora ma gli deve la vita.
Grazie al cane Ping Pong il piccino è stato soccorso appena in tempo. Trasportato d’urgenza nell’ospedale pediatrico più vicino, è stato immediatamente messo in incubatrice dove i suoi parametri vitali si sono pian piano stabilizzati.
I fatti si sono svolti nella cittadina di Ban Nong Kham, in Thailandia, e la storia è rimbalzata sui media di tutto il mondo, compresa la blasonata Cnn. Lì il cane Ping Pong era il beniamino del quartiere, e benché libero un’amicizia particolare lo legava al 41enne Usa Nisaika. Aveva perso una zampetta da cucciolo, investito da un’auto, ma non per questo rinunciava a passeggiare col suo amico umano accompagnandolo a governare gli animali. In cambio, l’uomo gli assicurava pappa e cure.
Quella mattina nelle campagne
Quella mattina, Ping Pong si comportava in modo strano. Ansioso, agitato… si aggirava per le campagne attorno al villaggio col naso in aria, fiutando insistentemente senza che nessuno ne comprendesse il motivo. Poi quell’abbaiare disperato e insistente, quello scavare quasi furioso.
Attorno a Ping Pong che si dava da fare con le sue tre zampette si era ormai formato un bel capannello di persone. Tutti esterrefatti quando dalla terra affiorarono due gambine. Una bambola? No: un neonato in carne ed ossa! Un neonato da salvare! Non c’era tempo da perdere, tutti si sono messi a scavare insieme a Ping Pong fino a riportare il piccolo in superficie. Vivo!
Da quel maggio 2019, tutti considerano Ping Pong un vero e proprio eroe. E in effetti i presupposti ci sono tutti. La ragazza madre è stata rintracciata e arrestata. Alla polizia ha raccontato di avere agito spinta dalla paura della punizione del padre.