“Perdonate l’ardire ma mi sarei perduto: potreste mica aiutarmi?” Domanda normale, in una centrale di polizia. Meno consueto se a porla è un cane, come è accaduto a Odessa in Texas.
Era una normale mattina di routine investigativa, presso il dipartimento di polizia. A un certo punto, ecco presentarsi al banco di front office un cane tipo pastore tedesco. Raggiunto lo sportello vi ha poggiato sopra le zampe anteriori come per dire: “Beh eccomi: che si fa?”
A riceverlo, vagamente interdetto, c’era il sergente Rusty Martin che ha accolto il cane con entusiasmo cercando di farlo rilassare. C’era una palla da tennis: è scattata la partita a sei zampe! Il gioco è servito per constatare che ahimè la medaglietta non c’era. Per riportare a casa il simpatico cagnolone – che poi si sarebbe scoperto chiamarsi Chico – si doveva controllare il microchip.
Nulla da fare: palleggia qui e palleggia lì, a un certo punto Chico ha infilato la porta battendosela via proprio come era arrivato. Grande la preoccupazione dei poliziotti, superata solo il giorno dopo quando il cane ha fatto ritorno in dipartimento assieme alla sua famiglia felicemente ritrovata.