Le hanno ammazzato l’adorato cucciolo di husky, sette mesi appena, sparandogli mentre erano a passeggio nei boschi di Herat, in Afghanistan. Motivo? Una donna non può avere un cane. E lei, Sahba Barakzai, sì: è una donna. Atipica, in Herat dove da atleta qual è insegna da dieci anni karate alle bambine e ha fondato un club di ciclismo per ragazze.
Le modalità dell’uccisione del cane, di nome Asoman che vuol dire ‘cielo’ come il colore dei suoi occhi, sanno di esecuzione: durante l’escursione un gruppo di uomini si è avvicinato a Sahba e alla sua famiglia e hanno sparato al cucciolo. Un solo colpo. Uccidendolo. Sono stati loro a pronunciare quelle parole: “Una donna non può avere un cane”. Il cane è spirato tra le braccia della sua proprietaria, rimasta sotto choc.
Non si esclude la pista ritorsiva, data l’attività della ragazza. E’ la sorella di Sahba, Setayesh, ad aver riferito alla Bbc quanto la diffusione della pratica sportiva femminile sia ancora un tabù, in quell’area. L’uso della bicicletta, poi, per una donna è considerato un comportamento scandaloso che già aveva dato luogo a minacce nei confronti di Sahba.
Nessuno però si sarebbe aspettato un gesto tanto crudele. Adesso la ragazza medita di arrendersi, chiudere i club sportivi e lasciare il Paese. Senza Asoman.