Davanti ai carabinieri che lo hanno denunciato, si è giustificato asserendo che il suo cane fosse divenuto improvvisamente aggressivo: fatto sta che lui, un 38enne fiorentino, lo ha ammazzato con una serie di fendenti inferti con un coltello da cucina.
Ad allertare i militari dell’Arma presso la palazzina di Firenze sono stati i vicini dell’uomo, messi in allarme dai rumori e dai lamenti provenienti dalla casa. Al loro arrivo, hanno trovato il cane – un pitbull – in un lago di sangue. Per lui non c’era più nulla da fare.
L’uomo ha accampato la legittima difesa, raccontando che il cane era diventato improvvisamente nervoso e quindi lui, in preda all’ira, avrebbe reagito prendendolo a coltellate. Qualcosa non deve aver convinto i carabinieri, che lo hanno denunciato per uccisione di animale.
Poco persuasa della ricostruzione del 38enne anche Piera Rosati, presidente nazionale della Lega Nazionale per la difesa del cane (Lndc) Animal Protection: “Se un pitbull diventa improvvisamente aggressivo – ha dichiarato in una nota – lascia dei segni facilmente visibili“. L’associazione annuncia di avere attivato anche il proprio team di legali e rinnova l’appello ad inasprire le pene per questo tipo di reati.