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Salute

Il cane come supporto morale a donne vittime di violenza domestica

Il cane come supporto morale a donne vittime di violenza


La violenza domestica è qualcosa che deve sempre essere combattuta e con qualsiasi mezzo o strumento. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il 35% delle donne ha subito, durante la propria vita violenze fisiche e / o sessuali, nella maggior parte dei casi parliamo di violenza domestica.

In Spagna è in atto un progetto che prevede la figura del cane come sostegno morale a coloro che sono vittime di queste tristi situazioni. Il progetto fa parte del programma di ricerca condotto dall’Andalusian Interuniversity Institute dell’Università di Cadice (nel sud della Spagna). Lo studio ha dimostrato importanti  miglioramenti terapeutici nelle persone (vittime di violenze) che riescono a stabilire una stretta relazione con un cane.

Una donna che aveva da poco abbandonato il tetto domestico a causa delle continue violenze subite, ha iniziato a notare segni di miglioramento due settimane dopo aver iniziato a partecipare al programma.

L’obiettivo era riuscire a liberarsi dell’isolamento che aveva adottato dopo aver vissuto una relazione in cui aveva subito violenza domestica. Il rapporto con un cucciolo e l’obbligo di prendersi cura di lui ha portato ad un cambiamento nella sua routine di vita. Inoltre, il cucciolo le ha dato occasione di uscire per strada cosa che da anni non faceva più.

La donna ha gradualmente superato questa paura ed è tornata in alcuni luoghi in cui pensava di non poter più entrare. Sebbene sia ancora nella prima fase del progetto, la donna sente di star lentamente recuperando a livello morale ed emotivo. Il cucciolo di cui ora si occupa ne ha aumentato l’autostima e ristabilito il contatto con la vita sociale.

Il progetto dimostra i benefici generati dalla compagnia di animali nelle vittime di violenza domestica.  A differenza di altri progetti in cui gli animali si presentano come una forma di difesa, in questo studio le attribuzioni degli animali sono esclusivamente terapeutiche. Secondo questo studio, vedere il cane come un’arma di difesa è un grosso errore. In effetti, i cani da guardia sono addestrati a comportarsi in un certo modo. E possono anche causare pericolo all’interno della famiglia della vittima o con le persone con cui queste donne devono relazionarsi. Secondo i creatori del Andalusian Interuniversity Institute, questo problema si è già verificato in diversi luoghi.

Il successo del progetto mira a convincere il governo locale ad includere l’adozione dei cani come meccanismo nelle sue politiche contro la violenza domestica.

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