Il pointer inglese è un cane da caccia di media taglia dalle origini britanniche che è riuscito a conquistare il nome di Pointer grazie al fatto che nel corso delle battute di caccia fissava la preda immobile facendo così intuire al cacciatore dove dovesse andare. Nonostante queste informazioni piuttosto dettagliate sul motivo del suo successo e sulla sua selezione, le vicende passate del Pointer inglese sono avvolte dal mistero forse a causa del fatto che questo cane potrebbe essersi (almeno per un periodo) sviluppato del tutto casualmente, senza una vera e proroga attenzione alla selezione.
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La storia e le origini del Pointer inglese
Forse abbiamo un indizio per quanto concerne le sue origini che arriva da un testo di Arrien risalente al II secolo. In tale testo si fa un esplicito riferimento al «cane che caccia in pianura lontano dagli uomini», e data questa caratteristica praticamente esclusiva del Pointer inglese per gli esperti sembrava chiaro che Arrien si riferisse a questa razza.
Eccoci adesso a parlare di un aspetto che sicuramente ha sempre diviso i cinofili e che ha scatenato polemiche nel tempo: a quanto risulta con una buona probabilità, il Pointer inglese, considerato un vero purosangue britannico, è stato selezionato ed allevato principalmente in Francia ed in Italia (ed in parte anche in Spagna), ma questo non è servito ad impedire alla Federazione Cinologica Internazionale di attribuire la paternità del cane alla Gran Bretagna.
In realtà probabilmente questo è stato fatto con grande cognizione di causa dato che se la primissima selezione di questo cane da caccia è avvenuta in altri Paesi europei, il vero sviluppo della razza è avvenuto proprio in Inghilterra. Questo a causa del fatto che gli esemplari allevati dagli esperti italiani, francesi e spagnoli non erano già il Pointer inglese, ma dei bracchi o degli esemplari da caccia senza nome oppure sviluppatosi sotto un altro nome; l’unico aspetto in comune con il Pointer inglese è legato al fatto che la selezione fatta in alcune zone d’Europa (di quei cani da caccia) è servita per il miglioramento estetico e caratteriale del Pointer per come lo conosciamo al giorno d’oggi.
Come detto si sono sviluppate polemiche e contestazioni anche sugli antenati del Pointer. Alcuni esperti italiani sostengono che questo sia in diretto discendente del Bracco italiano, mentre i cinofili francesi sono convinti che nel Pointer ci sia molto sangue di Braque Français.
Concluso questo aspetto, il fatto è che conosciamo poco tutti gli altri eventi storici di questa razza. Ma tra i principali litiganti (Francia, Italia ed Inghilterra) sembra il ‘quarto’ a poter godere, la Spagna. A dimostrazione di questo, è sufficiente ricordare che il nome originario del Pointer era “Old Spanish Pointer”…
Il carattere e la vita con il Pointer Inglese
Sicuramente bisogna tenere in considerazione, quando si acquista o si adotta un cane di questo genere, che l’istinto venatorio è rimasto intatto nel tempo, tanto che il Pointer inglese viene ancora impiegato per la caccia in alcune zone d’Europa. Questo è sicuramente un aspetto molto importante in quanto l’istinto venatorio, quando è presente in maniera così importante come nel Pointer, rende piuttosto complicata la convivenza con altri animali molto più piccoli. Sono in particolar modo i gatti e i roditori a stimolare la voglia di cacciatore del Pointer inglese (così come di qualunque altra razza canina che sia abituata alla caccia): se corrono, stimolato l’istinto a corrergli dietro o a ‘puntare’, tipico di questi animali.
Tralasciando questo aspetto che però è fondamentale chiarire soprattutto se in casa ci sono già animali, si può dire che questo cane un tempo riconosciuto unicamente come da caccia, al giorno d’oggi è un perfetto cane da compagnia: per definirlo si potrebbe parlare soltanto della sua affidabilità. Non è un cane scostante, ma si comporta sempre in modo tranquillo, pacifico e lineare. Non farà mai niente di inaspettato ed anche per questa ragione può essere un buon cane da scegliere se ci sono dei bambini in casa: con loro svilupperà sicuramente un ottimo rapporto.
Con gli estranei il rapporto non è altrettanto idilliaco, dato che questa razza può dimostrarsi estremamente diffidente, al punto da non volersi avvicinare neanche un minimo né voler essere toccata. Questo è tipico del Pointer inglese ma non è assolutamente tipica del suo carattere l’aggressività, cosa che si crede spesso dei cani da caccia in generale: diffidenza non è mordacità e infatti questo animale non diventa mai aggressivo né tantomeno mordace.
Può diventare impetuoso quando si tratta di correre e di essere libero, magari in area cani o in altri spazi privati. A lui bisogna prestare una particolare attenzione mentre si è a spasso: no severissimo al guinzaglio allungabile, perché rischiamo davvero che finisca sotto una macchina o che in qualche modo riesca a sfuggirci. Un “sì” assoluto però bisogna darlo alla possibilità di concedergli di sfogarsi, di correre, di fare ossia ciò che più ama al mondo.
Se ben tenuto questo cane non soffre di particolari patologie e perciò può raggiungere una buona soglia di longevità. Purtroppo esiste una malattia congenita che colpisce questi cani, chiamata osteopatia neuropatica, i cui sintomi si manifestano quando l’animale è cucciolo (tra i 3 e i 10 mesi), peggiorando purtroppo la qualità della vita del cane. Ovviamente questa patologia va riconosciuta e tenuta sotto controllo appena se ne presenta l’opportunità, per renderla più gestibile.
Il pointer inglese si riconosce per una stazza importante (con un’altezza al garrese che arriva a 60-70 cm, per un peso tutto sommato contenuto, che raramente supera i 35 kg), che lo colloca tra i cani di taglia media.
La testa è ben cesellata; le orecchie alte e cadenti; il collo lungo; il muso allungato e inclinato verso l’alto; il pelo corto e liscio (mono/bi/tricolore nei toni del nero, del bianco, del limone, dell’arancio).
Il tutto concorre a creare una figura agile e aggraziata.
Aspetti caratteriali del pointer
Di origine inglese, è un cane molto attivo e bisognoso di spazio e aria aperta.
È indipendente, testardo e determinato, dedito al lavoro, soprattutto quando si tratta dell’arte venatoria: il suo nome, che in inglese significa “puntato” deriva dalla caratteristica posizione che assume quando fiuta l’odore della preda, vale a dire testa abbassata, coda orizzontale, una zampa sollevata e piegata a livello del polso.
Proprio per questa propensione alla caccia veniva adoperato in Europa già nel 1600 per localizzare le lepri, che poi venivano inseguiti dai levrieri, dimostrando sin da allora la sua rapidità, la resistenza, e il fiuto.
Sarà pure testardo e non sempre incline all’educazione, ma non si tratta di una razza aggressiva, anzi è socievole coi suoi simili, paziente con i bambini, ed estremamente devoto al padrone (a patto che questi sappia incarnare bene il suo ruolo di capobranco).
Tuttavia non è tagliato per la vita da appartamento, proprio per la necessità di moto e spazio di cui dicevamo prima. Si rischia anzi, costringendolo tra 4 mura, di trasformarlo in un cane infelice e per questo distruttivo e poco obbediente.
Dunque, sì alla sua presenza in famiglia, ma solo se avete la fortuna di vivere in una grande maggione di campagna!
Pointer Inglese Misure: Altezza e Peso
Peso: femmina 25-30 kg / maschio 29-34 kg
Altezza: femmina 55-66 cm / maschio 57-70 cm