L’arte venatoria richiede da parte del cane un’eccellente condizione fisica, assieme a forza di carattere, tenacia e spirito di osservazione, tuttavia, davvero indispensabili sono le qualità olfattive.
Esiste un gran numero di cani da caccia, ognuno con predisposizioni particolari:
- i terrier, usati ad esempio nella caccia alla volpe, utili per stanare gli animali
- i bassotti, originariamente destinati anch’essi a stanare; i cani da seguita
- i cani per pista di sangue
- i cani da ferma, che individuano la presenza di selvaggina e una volta abbattuta, la riportano al cacciatore
- i cani da riporto o “retriever”, che riportano la selvaggina abbattuta dal cacciatore dopo averla cercata a terra o in acqua
- i cani da cerca, che includono diverse categorie di cani in base alle attitudini della razza
- i cani da seguita a vista (principalmente levrieri), ancora molto usati in alcuni Paesi.
Ma può esistere un cane da caccia senza fiuto?
A quanto pare sì…
È il caso di Ciko, un segugio di due anni, abbandonato dal padrone perché, a dir suo, inadeguato al lavoro.
L’abbandono per i segugi, razza particolarmente fedele e affezionata alla persona che se ne prende cura, è sempre molto triste e dolorosa.
E triste lo è Ciko da Natale scorso quando, trovato vagante in strada, è stato rinchiuso in gabbia.
Nonostante si tratti di un cane giovane, nonostante sia un ottimo cane da compagnia, nonostante il carattere socievole, docile e affettuoso.
Poiché Ciko ama molto passare il tempo con gli umani, adulti o bambini che siano, magari passeggiando, si spera che possa essere adottato quanto prima: chi fosse interessato può contattare il 347-8730433.