Recarsi al bar è una condotta tipicamente umana?
Non è detto!
Lo hanno appurato insegnanti e studenti dell’Istituto Tecnico di Monterrey Casanare, in Colombia.
Qui, un simil-labrador di colore nero ha osservato attentamente le persone che sono solite portargli dei biscotti, apprendendo il meccanismo dello scambio, in base al quale una “carta verde” (dei dollari) consentono di ottenere una “contropartita”, nel caso specifico un biscotto.
Cosa ha pensato di fare l’animale?
Di presentarsi al bar con una grande foglia in bocca!
Grazie alla sua perspicacia e inventiva il cane si è guadagnato un biscotto, che l’addetta al banco gli ha concesso in cambio della foglia.
Da allora, l’animale ha continuato a presentarsi ogni giorno con una foglia, in modo tale da ricevere il suo piccolo premio.
Ma come si spiega una condotta così singolare?
Secondo uno studio dell’Università di Vienna i 4 zampe imitano i gesti dei loro compagni umani in virtù di un fenomeno noto come ‘imitazione automatica’.
I pelosi sarebbero in grado di utilizzare le zampe per rifare i gesti che gli uomini fanno con le mani e il muso per quelli con la bocca. La loro abilità imitativa cresce e si modella in base alla capacità di interazione con gli umani in questione.
La ricerca ha analizzato i comportamenti di dieci cani a cui era stato insegnato ad aprire delle porte scorrevoli usando testa e zampe in cambio di un premio.
A cinque di questi era stato chiesto di ripetere automaticamente il gesto del loro proprietario (testa o mano/zampa), mentre agli altri cinque era stato ordinato di usare la zampa solo dopo aver visto l’uso della testa e della mano da parte dell’uomo. In quest’ultimo caso, gli animali ci mettevano più tempo ad eseguire correttamente il gesto rispetto a quelli che dovevano semplicemente limitarsi ad imitarlo.
È dunque spontaneo pensare che anche questo cane colombiano sia stato oggetto di addestramento, ma non si può escludere a priori che al contrario la sua capacità imitativa sia innata e spontanea.