Si tratta di un esponente della famiglia dei segugi, che nella suddivisione FCI appartiene al Gruppo 6, assieme ad altri esemplari forse più noti, come il beagle e il bassethound.
Si tratta di cani da sempre impiegati nella caccia, col compito specifico di fiutare le tracce lasciate sul terreno dagli animali selvatici, per poi stanarli e indirizzarli verso il cacciatore.
Questo esemplare, nello specifico, spicca perché resistente, veloce e robusto, asciutto e muscoloso, con arti ben proporzionati, coda alta, tartufo grande e nero, pelo raso e liscio.
E non è solo il fisico a distinguere il segugio italiano a pelo raso, trattandosi di una razza vivace, affettuosa, ubbidiente, leale.
Le possibili malattie che possono colpire il Segugio Italiano a pelo raso
Tuttavia, non esistendo razza completamente esente da difetti, un segugio italiano può essere affetto da:
- criptorchidismo e monorchidismo: la mancata discesa nello scroto di entrambi i testicoli (la prima), o di uno dei due (la seconda), che deriva da un fattore ereditario, che può essere affrontata coi farmaci (solo se somministrati entro il 4° mese) o la chirurgia (da effettuarsi dopo appena 16 settimane dalla nascita)
- enognatismo: contatto dei canini mandibolari con le strutture del palato duro, che determina l’insorgenza di fistole oro-nasali
- depigmentazione del tartufo
- occhio gazzuolo: colorazione chiara della faccia anteriore dell’iride.
Ma,lo ripetiamo, essendo il segugio italiano a pelo raso un cane rustico e piuttosto atletico, si tratta per fortuna di evenienze abbastanza sporadiche…