Doping durante le gare, pedigree falsi e ibridazioni potenzialmente pericolose. Questo è quello che è emerso da un’indagine su dei cani di razza di Enci, l’ente nazionale della cinofilia italiana, unico ente in Italia che può rilasciare i pedigree.
I cani per essere ritenuti di “razza” devono superare rigidi controlli delle cucciolate e queste devono essere segnalate e controllate, così come deve essere controllato ogni cane dell’albero genealogico precedente.
Da alcune segnalazioni, parrebbe che il registro genealogico dei cani di razza in Italia, sia stato “inquinato” da tentativi di doping e incroci voluti per potenziare una determinata razza in vista delle esposizioni canine che ogni anno vedono impegnati i 4 zampe con i loro umani.
Della questione se ne stanno però già occupando le autorità deputate e l’onorevole Vittoria Brambilla, oggi anche conduttrice del programma Mediaset “Dalla parte degli Animali”. Si tratta comunque di alcuni casi isolati.
Credits: RAI; – Foto: Pexels