Siamo ad Alcamo (Sicilia) e qui si è consumata una vera e propria violenza, ripresa dalle telecamere di sorveglianza, a danno di Nina, una cagnolina conosciuta nella zona.
A denunciare l’accaduto è la LNDC Animal Protection.
Nina era figlia di una cagnolina randagia, come ce ne sono molte in queste zone del sud, visibili anche sulle colline che costeggiano le autostrade.
Questa randagia aveva partorito vicino al luogo di lavoro di Gabriele, un attivista della Sezione LNDC di Alcamo che si curava della piccola e dei suoi cuccioli.
Fra loro anche Nina, più fragile dei suoi fratelli, la quale meritava attenzioni speciali, che i volontari mai le hanno fatto mancare.
Di fatto Nina, sua mamma e i suoi fratelli, erano ancora “cani liberi”, ma sapevano di poter contare sull’aiuto dei volontari. Dopo la sterilizzazione, Nina vagava quindi per le strade, ben nota a tutti.
Un giorno, qualcuno, ha scelto di toglierle la vita senza motivo, per cattiveria, per ingiustizia, per ignoranza.
Il filmato e le immagini, non vengono riportate da noi, a causa dei loro contenuti forti, perché pensiamo che cibarsi di violenza, generi solo altra violenza. Oggi la polizia ha incastrato il colpevole, grazie alle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso tutta la cruenta scena. Questo è quello che pensiamo abbia più importanza.
Ricordiamo che l’abbandono, il maltrattamento o l’uccisione di un animale sono oggi puniti per legge con multa e reclusione.